La Banca Mondiale (World Bank) ha presentato oggi in Italia le proprie obbligazioni volte a promuovere progetti sostenibili. La presentazione dei bond World Bank e’ stata ospitata a Milano da Bnp Paribas, che collaborera’ con la Banca Mondiale per l’emissione sul mercato italiano. “In uno scenario di tassi a zero o negativi la World Bank diventa piu’ attraente, e avere un emittente ‘tripla A’ non e’ da sottovalutare”, ha affermato Pietro Poletto, Head of Etf & Fixed Income Markets di Borsa Italiana.

Inoltre il fatto che le obbligazioni potrebbero essere emesse in valute differenti da quelle utilizzate comunemente “sara’ utile per diversificarsi”, ha proseguito Poletto. Carlo Segni, lead financial officer del Tesoro della Banca Mondiale specifica anche che i bond “non sono soggetti a bail-in e hanno una fiscalita’ agevolata al 12,5%”. A chi sono rivolti? “La clientela e’ mista, dal retail agli investitori istituzionali, ma i primi rappresentano la fetta piu’ grande”, ha affermato Segni, aggiugendo che i titoli emessi dalla Banca Mondiale hanno una durata dai 12 mesi ai 50 anni con una preferenza per la fascia 8-12 anni.

 

Obbligazioni World Bank per finanziare crescita e sviluppo

 

I dettagli sulla prossima emissione saranno annunciati nelle prossime settimane, come ha precisato Stefano Sbranchella, Head of global markets Italy di Bnp. “L’idea e’ quella di utilizzare valute di Paesi emergenti, ma stiamo ancora lavorando per capire quali”. Arunma Oteh, vice presidente e tesoriere della Banca Mondiale, ha voluto invece sottolineare il ruolo dell’Italia nell’Istituto dell’Onu. “Da quando l’Italia si e’ associata alla B.M. (1947), in 15 anni e’ passata dall’essere creditore a donatore e oggi e’ l’11esima azionista”, ha sottolineato Oteh. La tipologia dei progetti finanziati dalla Banca sono molteplici e vanno dalla riduzione della poverta’ alla protezione dell’ambiente, dal rafforzamento delle capacita’ dei Governi di fornire servizi piu’ efficienti e trasparenti alla promozione di riforme che favoriscano la crescita e la stabilita’ macroeconomica.

Investe nelle infrastrutture e nei servizi essenziali come accesso alle riserve idriche ed educazione. “Aiutare i Paesi in via di sviluppo significa capire e affrontare le sfide che il nostro mondo interconnesso ci presenta”, ha affermato Oteh.