Il Venezuela adempie puntualmente ai propri impegni finanziari sul debito, ma gli Stati Uniti mettono i bastoni fra le ruote. Molti investitori possessori di obbligazioni Venezuela e PDVSA stanno accusando in questi giorni ritardi negli accrediti degli interessi e notizie di stampa abilmente messe in circolo dai media finanziari controllati dagli USA parlano di “default”.
Niente di più falso. Il ministro del Petrolio Eulogio del Pino ha confermato che il governo venezuelano ha puntualmente messo a disposizione le somme dovute agli obbligazionisti in tempo utile per l’accredito secondo la giornata di valuta prevista dal regolamento dei singoli bond.
Cedole bond Venezuela regolarmente pagate
Il Venezuela, come ha assicurato il presidente Nicolas Maduro agli investitori internazionali, pagherà puntualmente 3,5 miliardi di dollari fra bond in scadenza e interessi entro l’anno.
Le obbligazioni PDVSA in scadenza
Nel frattempo, sul mercato dei capitali, le obbligazioni PDVSA 8,50% con scadenza 2 novembre 2017 (Isin USP7807HAK16) scambiano intorno a 94. Il mercato confida nel rimborso regolare dell’ultima tranche del bond da 6,1 miliardi di dollari, già ristrutturato lo scorso anno, per cui ne restano da rimborsare meno di 900 milioni. Fonti non ufficiali, indicano inoltre che il fondo pensionistico di PDVSA avrebbe acquistato bond in prossimità della scadenza sfruttando il tonfo del titolo fino a quota 75 il mese scorso dopo l’annuncio della formazione dell’Assemblea Costituente in Venezuela. All’orizzonte anche il rimborso della prima tranche del bond PDVSA 8,50% 2020 (Isin USP7807HAV70) per 1,12 miliardi di dollari le cui quotazioni si sono impennate fino a 78 dal minimo relativo di 62 toccato un mese fa.