Dopo Goldman Sachs, anche Nomura si appresta a partecipare ai saldi del Venezuela. Come noto, Caracas è a corto di liquidità, le riserve del banco Central sono ai minimi storici, poco sopra i 10 miliardi di dollari, il prezzo del petrolio rimane basso e il prossimo autunno scadono obbligazioni internazionali e interessi per oltre 2 miliardi di dollari.
A pesare sui conti del Venezuela sono in particolare i rimborsi di due bond Petroleos de Venezuela (PDVSA): l’obbligazione PDVSA 8,50% 2 novembre 2017 (Isin USP7807HAK16) per oltre 980 milioni di dollari e l’obbligazione PDVSA 8,50% 2020 (Isin USP7807HAV70) che ammortizza una tranche di nominale per oltre 1 miliardo.
Nomura acquista bond PDVSA per 710 milioni
Così, Goldman Sachs, poco tempo fa, ha acquistato titoli PDVSA per 2,9 miliardi di dollari, mentre Nomura si appresta a fare il paio acquistando bond a sconto per complessivi 710 milioni di dollari. Da notare che la banca d’affari giapponese aveva già acquistato in passato titoli di stato venezuelani a sconto e l’ultima operazione risale allo scorso mese di maggio quando furono venduti 100 milioni di dollari. Quindi non è una novità che adesso Nomura si appresti a sottoscrivere col governo venezuelano un bond da 390 milioni con scadenza fine 2018 e uno da 320 milioni con scadenza 2023 a sostegno delle finanze pubbliche. Nulla è dato sapere circa il prezzo di acquisto, ma si parla di forte sconto rispetto ai valori di mercato. Giusto per avere un’idea, il bond PDVSA 6% con scadenza 2024 scambia intorno a 36 per un rendimento che sfiora il 30% a scadenza.