Telecom Italia ha lanciato ufficialmente una offerta di riacquisto su una serie di obbligazioni quotate alla borsa del Lussemburgo. La proposta di acquisto riguarda più precisamente bond in scadenza fra il 2015 e il 2017 ed è su base volontaria, cioè non comporta alcun obbligo in capo all’obbligazionista. Naturalmente Telecom Italia, con questa operazione, intende ridurre i costi finanziari del gruppo emettendo contestualmente altro debito a un costo più basso, visto che i tassi d’interesse di riferimento sul mercato tendono ormai a zero.
- Telecom Italia 4,625% 2015 (XS0794393040) il cui ammontare in circolazione è di 577,7 milioni
- Telecom Italia 5,125% 2016 (XS0583059448) il cui ammontare in circolazione è di 771,5 milioni
- Telecom Italia 7% 2017 (XS0693940511) il cui ammontare in circolazione è di 1.000 milioni
- Telecom Italia 4,5% 2017 (XS0583059448) il cui ammontare in circolazione è di 771,5 milioni
Il prezzo di acquisto delle obbligazioni è stato fissato in 101,65 per le obbligazioni con scadenza nel 2015. Mentre per i bond con scadenza 2016 e 2017 il prezzo sarà determinato in base alle quotazioni di mercato del 21 gennaio 2015 con una maggiorazione di 35 bp per il bond con scadenza 2016, 88 bp per il bond 7% con scadenza 2017 e 110 bp per il bond 4,5% con scadenza 2017. Per Aderire alla proposta c’è tempo fino al 20 gennaio 2015, mentre il 23 gennaio sarà determinato l’ammontare esatto di obbligazioni che Telecom Italia ritirerà in base alle offerte. Gli obbligazionisti potranno conferire volontariamente i propri titoli a Telecom Italia nel rispetto dei tagli minimi di negoziazione (50.000 euro per la scadenza 106 e 100.000 per tutte le altre) per i quali otterranno un corrispettivo in denaro in base ai prezzi che saranno stabiliti al temine del periodo di offerta. Telecom Italia lancia nuovo bond benchmark a 8 anni [fumettoforumright]La liquidità per pagare gli investitori sarà assicurata dall’emissione di un nuovo bond benchmark a 8 anni il cui collocamento presso investitori istituzionali è curato da un pool di banche internazionali (BNP Paribas, Crédit Agricole, Socièté Génerale).