I rendimenti dei titoli di stato e delle obbligazioni sono ormai al lumicino. Riuscire a battere l’inflazione, al netto delle tasse e dei costi bancari, è diventata impresa titanica e la voglia di evasione dal sistema drogato del costo del denaro a zero imposto dalle banche centrali è tanta. Così c’è chi pensa di tenere i soldi sotto il materasso o si arrovella il cervello a caccia di conti deposito che permettano di spuntare qualche centesimo in più. Ma fra le obbligazioni corporate o bancarie, ogni tanto si possono trovare delle occasioni.
Obbligazioni in franchi svizzeri African Bank Ltd 5% 2018
Così, sul mercato dei capitali è stata recentemente lanciata un nuova obbligazione bancaria senior unsecured in franchi svizzeri. Si tratta per la precisione di un’emissione della African Bank che ha recentemente prezzato sul mercato dei capitali un bond quadriennale che paga una cedola fissa del 5%. Il collocamento, seguito da Credit Suisse e UBS è stato lanciato a favore di investitori istituzionali e retail per un ammontare di 165 milioni di franchi. Il bond (Isin CH0236907868), prezzato alla pari, è negoziabile sul mercato regolamentato della borsa di Zurigo dal 28 febbraio per tagli minimi di 5.000 franchi (4.090 euro circa) ed è soggetto alla legislazione inglese. La cedola è fissa annuale del 5% lordo fino al febbraio 2018. Il rating assegnato da Moody’s alle obbligazioni di African Bank è Baa3 e lo spread di rendimento rispetto ai bond classificati Aaa dalla stessa agenzia è del 4,03%. L’investimento, benché allettante, tuttavia, non è privo di rischi. L’outlook degli analisti di Moody’s sull’istituto di credito africano rimane negativo a causa del deterioramento delle attività creditizie in Africa dopo i fatti della primavera araba che hanno destabilizzato il Magreb acuendo le tensioni anche negli altri stati africani in cui opera African Bank.
African Bank, uno sguardo ai conti del gruppo
African Bank è una banca commerciale della repubblica del Sudafrica ed è una sussidiaria della African Bank Investments Limited (Abil), controllata da diversi fondi, fra cui quello governativo delle pensioni dei lavoratori. Con 2,7 milioni di clienti, 5.200 dipendenti e 514 filiali sparse per il paese,è una delle maggiori banche del Sudafrica. Il mercato principale su cui opera la banca, quotata alla borsa di Johannesburg, è principalmente quello legato alle attività minerarie e del commercio di minerali. Al 30 settembre, il gruppo disponeva di assets per 67 miliardi di rand, ma il terzo trimestre era in perdita di oltre 1,5 milioni (+1,2 mili9oni nel 2012) a causa del periodo congiunturale. A fronte di un incremento operativo pari a 11 miliardi (+15%) rispetto ai 9 mesi dell’anno precedente, il gruppo bancario ha dovuto registrare un aumento dei crediti deteriorati. [fumettoforumright]La debolezza dei consumi e il calo della domanda di credito da parte della clientela hanno infatti ristretto i margini di guadagno della banca. Soprattutto nel campo della vendita di arredamento per la quale la sua principale società controllata (la Ehl), grazie ai suoi 8.000 dipendenti e 1.040 negozi, ha realizzato oltre 4 miliardi di rand di ricavi, in calo del 18%. Il return on equità, al 30 settembre 2013, era in calo al 2,9%.