Le elezioni legislative in Francia si sono concluse con risultati opposti a quelli previsti da tutti i sondaggi. Il Nuovo Fronte Popolare di sinistra è arrivato primo con 180 seggi, ma lontanissimo dalla maggioranza assoluta dei 289 seggi necessari per governare. Di fatto, l’Assemblea Nazionale è divisa e risulta difficile immaginare chi possa guidare il prossimo governo. E lo spread in Francia, sostiene David Roche, presidente di Quantum Strategy, può schizzare a 120 punti base. A ridosso del primo turno si era portato a 85 punti rispetto al Bund decennale, mentre subito dopo i ballottaggi si attesta sotto i 65 punti.

Gli Oat a 10 anni offrono attualmente un rendimento sotto il 3,25% contro il 3,90% dell’Italia.

Rischio impasse per Parigi

Ad oggi i mercati non sono andati nel panico, confidando proprio nell’assenza di una maggioranza assoluta che consenta alle ali estreme della politica transalpina di formare un governo. Su ciò scommette anche l’ex governatore della Banca Centrale Europea, Jean-Claude Trichet. Egli spiega che sia una buona notizia che il Nuovo Fronte Popolare non possa governare da solo. Il punto per Roche, però, è che l’impasse politica si tradurrà in impasse economica e in impasse della stessa Unione Europea. Pertanto, spiega, lo spread in Francia sembra destinato a lievitare.

E fa un paragone con l’Italia: “al confronto, l’Italia è un angelo e la Francia è il diavolo”. In una nota inviata ai clienti domenica sera, li ha invitati a shortare i bond francesi in favore di quelli tedeschi. I prezzi dei primi, paventa, scenderanno. Pur con noti meno drammatici, l’agenzia di rating Moody’s ieri sosteneva un ragionamento sostanzialmente simile e minacciava di rivedere l’outlook sui bond francesi. Sinora il suo giudizio risulta essere il più alto tra le principali agenzie: Aa2, terzo più alto e superiore di un gradino ad AA- per S&P e Fitch.

Spread in Francia può raddoppiare

Il presidente Emmanuel Macron ha puntato le sue carte sullo scenario che effettivamente ha ottenuto, impedendo la vittoria alla destra di Marine Le Pen tramite le desistenze nei collegi con i candidati di sinistra. Tuttavia, questa operazione potrebbe rivelarsi un boomerang. I mercati tirano un sospiro di sollievo per l’assenza di una maggioranza assoluta su posizioni radicali. Ma se l’impasse dovesse perdurare, le incertezze sulla politica economica e, in particolare, la gestione dei conti pubblici s’intensificheranno. Parigi è sotto procedura d’infrazione per deficit eccessivo e serve che prepari una manovra di bilancio rassicurante. Quale che sia il prossimo governo, difficile che riesca nell’intento. Per questo Roche potrebbe avere ragione. Lo spread in Francia può esplodere?

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