Come anticipato, Sace ha collocato sul mercato dei capitali un prestito obbligazionario senza scadenza. Il primo della compagnia assicurativa. Più nel dettaglio, è stato fissato al 3,875% il rendimento del bond perpetuo, callable dopo il decimo anno, da 500 milioni di euro, lanciato presso investitori istituzionali (SACE 2025 3.875% XS1182150950). Obbligazioni perpetue Sace 3,875% Una prima guidance di rendimento era a ‘low 4%’, poi portata stamane in area 4,125% e successivamente ristretta tra il 3,875% e il 4%. Attorno alle ore 11,10, a una decina di minuti dalla chiusura dei book, gli ordini ammontavano già a oltre 2,25 miliardi e il bond è stato prezzato alla pari.
Barclays e Citi sono stati gli arranger dell’operazione, Deutsche Bank, Hsbc e UniCredit i joint bookrunner. In una nota dello scorso 14 gennaio Fitch assegnava all’eventuale bond Sace un rating atteso BBB, due ‘notch’ sotto l’attuale valutazione A- dell’emittente, e un notch sotto il sovrano italiano (BBB). L’obbligazione sarà collocata presso la borsa del Lussemburgo e negoziabile per tagli minimi di 100.000 euro con multipli aggiuntivi di 1.000.
Sace è controllata indirettamente dallo Stato [fumettoforumright]Sace, che fornisce servizi di assicurazione alle imprese italiane sull’export, è controllata al 100% dalla Cdp, a sua volta controllata all’80% dal Tesoro. Sace tuttavia non è soggetta alla regolamentazione delle compagnie assicurative. Quello odierno è il primo bond mai emesso dalla società, che finora si è finanziata attraverso l’equity. Ma il titolo, come sottolineano gli operatori, vista anche la sua struttura (non prevede soglie Solvency II), ha più che altro la caratteristiche di uno strumento di capitale, quale un ibrido corporate, che lo rendono sostanzialmente unico nel panorama del mercato e difficilmente comparabile con altre emissioni. “Non è un titolo facile da posizionare” spiega un banchiere coinvolto nell’operazione. “Sace ha un legame col sovrano, attraverso la Cdp, ma è solo parzialmente italiana, in quanto fornisce assicurazione sui crediti internazionali: è una cosa che abbiamo dovuto spiegare agli investitori”.