La Banca centrale di Russia, come previsto dagli economisti, ha tagliato venerdì i tassi d’interesse di 25 punti base all’8,25% dopo averli ridotti di 50 punti in settembre. Si tratta del quinto taglio realizzato quest’anno dopo i 25 punti di marzo, i 50 di aprile e ancora i 25 punti di giugno. “I rischi di medio periodo per un’inflazione che superi i target sono superiori a quelli di una variazione al ribasso“, ha spiegato l’istituto centrale di Mosca. “Sulla base di questo la transizione della Banca di Russia da una politica monetaria moderata a una neutra è graduale. Il board lascia aperta la possibilità di un’ulteriore riduzione dei tassi nei prossimi meeting“, ha concluso
Sul fronte obbligazionario, prosegue il ribasso dei rendimenti dei titoli di stato i cui prezzi sono mediamente in salita del 1,5%.
Russia: crescita economia non soddisfacente
Il tasso attuale di crescita dell’economia della Russia è insufficiente, dato che dovrebbe essere superiore alla media mondiale. Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin, intervenendo al forum “La Russia chiama”, organizzato dalla banca russa Vtb Kapital. “Ci troviamo di fronte a una serie di compiti strategici. È necessario non solo consolidare le tendenze positive, ma dare all’economia russa ulteriori spinte, migliorando significativamente la sua efficacia. Ancora una volta, non possiamo accettare i tassi di crescita attuali. È necessario portarli ad un livello superiore alla media mondiale“, ha dichiarato Putin, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa “Ria Novosti”.