E’ in arrivo in questi giorni la seconda tranche dei rimborsi per i possessori dei vecchi bond General Motors finiti in default nel 2009. Dopo una prima assegnazione di azioni e warrant avvenuta lo scorso mese di maggio pari a circa il 25% del valore nominale delle obbligazioni, la Wilmington Trust Company, sta procedendo alla distribuzione di altre azioni e warrant agli ex bondholders, fra cui anche 11 mila risparmiatori italiani. Va ricordato che la distribuzione delle tranches di azioni GM avviene ogni tre mesi, secondo quanto già stabilito lo scorso anno dalla Motors Liquidation Company, la società finita in Chapter 11, dopo l’approvazione del piano di salvataggio dell’ex numero uno mondiale dell’auto e la contestuale ristrutturazione del debito rimasto insoluto.
Dopo la prima assegnazione, le azioni GM hanno perso un quarto del loro valore
Forse gli investitori si aspettavano di ricevere qualcosa di più, ma – come precisa l’operatore di Deutsche Bank – la prima tranche di rimborsi è stata calcolata prendendo come base un monte crediti ammesso ai rimborsi di 42 miliardi di dollari.
General Motors: calano gli utili a causa delle difficoltà in Europa
Gm ha chiuso il terzo trimestre con un utile in calo del 12% a 1,73 miliardi di dollari a fronte degli 1,96 miliardi di dollari dello stesso periodo dell’anno precedente. Le vendite sono aumentate del 7,8% a 36,7 miliardi di dollari. L’utile per azione è risultato superiore alle stime degli analisti a 1,03 dollari, contro i 96 cent stimati. L’utile operativo è sceso a 2,2 miliardi di dollari e un risultato in linea è atteso per il quarto trimestre: se la società avesse ragione nelle sue stime, il 2011 si rivelerà l’anno più redditizio di GM da oltre un decennio. Gli utili GM nei primi nove mesi dell’anno sono ammontati a 7,4 miliardi di dollari a fronte dei 4,7 miliardi di dollari dell’intero 2010.
E’ la Cina la nuova area di crescita per General Motors
GM parlerà sempre più cinese in futuro. Negli Stati Uniti, infatti, si stanno assumendo manager e tecnici specializzati che conoscano bene la lingua cinese, proprio perché il colosso di Detroit ha intenzione di investire molto in Cina nei prossimi anni. Del resto i numeri parlano chiaro: le vendite di General Motors nel paese del dragone sono aumentate del 15,3% su base annua nel mese di settembre, nonostante un brusco rallentamento della crescita del mercato a causa del rallentamento della crescita economica globale. GM – si apprende da un comunicato diffuso dalla società – è ancora in una dinamica favorevole in Cina, dove tutti i marchi hanno registrato nuovi massimi per il mese di settembre. Il gruppo prevede di superare i due milioni di veicoli venduti entro l’anno e di stabilire un nuovo record di vendite per l’intero 2011 con l’intento di superare la concorrente giapponese Toyota e tornare il numero uno mondiale grazie appunto all’impulso della Cina. Il mercato automobilistico cinese è destinato a crescere circa del 5% nel 2011, secondo la Cina Automobile Manufacturers (Caam), che ha compiuto una significativa revisione verso il basso delle previsioni di gennaio che si aggiravano ancora tra il 10% e il 15%.