Investire in obbligazioni in pesos messicani (MXN) potrebbe essere conveniente. L’ascesa di Donald Trump alla Casa Bianca ha mandato al tappeto la valuta messicana e gli investitori stanno considerando l’investimento in obbligazioni in pesos fra le più promettenti nel panorama dei mercati emergenti.
Trump ha sempre considerato il Messico un problema per l’immigrazione clandestina negli Stati Uniti ed è molto probabile che, una volta al potere il prossimi gennaio 2017, i rapporti fra USA e Messico si irrigidiscano. I mercati hanno iniziato quindi a scontare il peggio e il peso messicano è crollato di oltre il 10% in una sola seduta.
Al momento il cambio con l’euro è sui minimi storici a intorno a quota 22 e per alcuni investitori sarebbe giunto il momento di acquistare assets denominati in quella valuta, anche perché l’economia messicana è cresciuta molto negli ultimi decenni e il Paese gode di rating “investment grade” (BBB+ per Standard & Poor’s). Il problema del Messico, semmai, osservano gli analisti, è dato più che altro dal basso prezzo del petrolio che sta mettendo alle corde il bilancio statale essendo il Messico grande esportatore di oro nero, soprattutto verso gli USA. Il recente
accordo dell’Opec sul taglio della produzione mondiale di barili dovrebbe, però, dare stabilità alle quotazioni e far risalire gradualmente i prezzi nel tempo.
Obbligazioni BEI 5,50% 2023 in pesos messicani
Ma vendiamo ai bond in pesos messicani. Su quali bisognerebbe puntare? Fra le obbligazioni più promettenti, segnaliamo quella emessa lo scorso anno dalla Banca Europea degli Investimenti (BEI) per 500 milioni di MXN e che scade il 23 gennaio 2023. Il bond ha cedola fissa pari al 5,50% e prezza 93,40 per un rendimento del 6,78%. L’obbligazione BEI 4% 2020 (codice ISIN XS1524609531) è trattabile per importi minimi di 1.000 pesos messicani (MXN), cioè circa 45 euro, paga il coupon il 23 gennaio di ogni anno e andrà a rimborso in unica soluzione nel 2023.
Fra i vantaggi dell’investimento c’è la solidità dell’emittente che gode di rating ai massimi livelli (AAA) da parte delle agenzie di internazionali di valutazione e la tassazione agevolata (12,5%) sui guadagni di borsa, cioè cedole e capital gain. Il rischio è che, in mancanza di adeguate coperture sul cambio alle quali sono abituate solo gli investitori professionali, si possa perdere l’intero guadagno in termini di rendimento e magari anche qualcosa di più. Tutto dipenderà dall’andamento del cambio: se il peso messicano continuerà a indebolirsi nei confronti delle monete forti, per l’investitore retail non ci sarà da aspettarsi grandi performance. Di contro, se il peso messicano tornerà a rafforzarsi in seguito al rialzo delle quotazioni del greggio sui mercati internazionali, allora anche i guadagni saranno più che generosi.