La società attiva nei pagamenti digitali Nexi ha collocato ieri sul mercato italiano obbligazioni “senior unsecured” convertibili in azioni (“equity linked”) per un controvalore di 500 milioni di euro. E’ stata la più grande emissione del genere in Italia dal 2017. Le obbligazioni avranno cedola fissa annuale dell’1,75% da corrispondersi posticipatamente su base semestrale. La scadenza è fissata per il 24 aprile del 2027, per cui parliamo di un bond di 7 anni. E’ stato anche fissato un prezzo di conversione di 19,47 euro, pari a un 50% in più dei 12,98 euro di riferimento del Reference Share Price, che a sua volta è il prezzo medio di riferimento delle azioni ordinarie emesse nell’ambito del Concurrent Equity Offering.
Nexi: siglato accordo per acquisire il merchant acquiring di Intesa SP
Nexi ha comunicato che i proventi dell’emissione saranno utilizzati per l’acquisizione delle attività di merchant acquiring di Intesa Sanpaolo. Nel dicembre scorso, infatti, l’istituto aveva annunciato l’acquisizione del 9,9% di Nexi per 653 milioni e aveva pattuito con quest’ultima la cessione delle suddette attività, ancora da realizzarsi.
Ad essersi occupati del collocamento sono stati Bank of America Securities, Banca IMI, Goldman Sachs, HSBC e JP Morgan come Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners, mentre Banca Akros, Mediobanca e UBI Banca hanno agito come Joint Bookrunners. A fine anno, l’assemblea dei soci dovrà approvare l’aumento di capitale per autorizzare la convertibilità delle obbligazioni in azioni. Nel caso in cui l’ok non arrivasse, le obbligazioni verranno rimborsate per intero al valore più alto tra il 102% del loro valore nominale e il 102% del loro Fair Value Bond, in entrambi i casi includendovi gli interessi maturati e non ancora corrisposti.
Obbligazioni convertibili occasione di profitto
Le obbligazioni sono state emesse a un taglio minimo di 100.000 euro.
La società ha chiuso il 2019 con un fatturato di 984,1 milioni, un Ebitda di 502,5 milioni e un indebitamento finanziario netto di 1,47 miliardi, in netto miglioramento dai 2,45 miliardi di fine 2018. E così, il rapporto tra debito ed Ebitda risulta dimezzato in un solo anno a 2,9 da 5,8. Le obbligazioni emesse ieri consentono al sottoscrittore di percepire un buon rendimento di questi tempi, ma anche di approfittare dell’eventuale crescita delle azioni sopra il valore di conversione. In quel caso, otterrebbe le azioni a sconto e potrebbe rivenderle subito dopo sul mercato, incassando una plusvalenza. Entro 90 giorni dall’emissione, i titoli verranno quotati all’MTF della Borsa di Vienna.