AlmavivA sbarca sul mercato dei bond. La multinazionale italiana, leader nell’Information Technology e più nota per la gestione in Italia dei call center, ha collocato un bond senior secured a tasso fisso da 250 milioni di euro. E’ la prima vola che AlmavivA raccoglie fondi al di fuori del tradizionale canale bancario rivolgendosi al mercato.
L’ obbligazione AlmavivA è stata sottoscritta alla pari da investitori istituzionali che hanno presentato domande superiori per oltre due volte l’ammontare offerto dalla società.
Il tasso cedolare è stato determinato in 7,25%, sulla parte bassa della forchetta che prevedeva un range compreso fra 7,25% e 7,50%. Il bond (Isin
XS1694628287), garantito dai beni del gruppo, è stato quindi listato alla borsa del Lussemburgo dove è negoziabile per importi minimi di 100.000 euro. L’obbligazione offre quindi cedole a tasso fisso del 7,25% che verranno corrisposte su base semestrale il 15 ottobre e 15 aprile di ogni anno. Il rimborso è previsto a scadenza in unica soluzione il 15 ottobre 2022, salvo possibilità di richiamo anticipato. Il regolamento del bond prevede infatti che l’emittente possa estinguere anticipatamente, a sua discrezione, il prestito obbligazionario a partire dal 2019 al prezzo di 103,625, dal 2020 al prezzo di 101,812 e dal 2021 a 100. Il bond AlmavivA 7,25% 2022, con rating ‘B2’ per Moody’s e ‘B+’ per S&P, ha tra gli scopi il rimborso del debito esistente, si legge nel prospetto informativo. Collocatori del bond AlmavivA sono stati Goldman Sachs e Ubi Banca (book runners).
AlmavivA, giro d’affari internazionale da 730 milioni all’anno
Con 45.000 persone, 12.000 in Italia e 33.000 all’estero, AlmavivA è il 6° Gruppo privato italiano per numero di occupati al mondo, il 3° a guida imprenditoriale, con un fatturato nel 2016 pari a 733 milioni di euro. AlmavivA opera a livello globale, attraverso 38 sedi in Italia e 21 all’estero, con un’importante presenza in Brasile, oltre che negli Stati Uniti, Cina, Colombia, Tunisia, Romania e a Bruxelles, centro nevralgico della UE.
Il piano industriale si caratterizza per una strategia di forte internazionalizzazione. Il 70% dei clienti è internazionale. La mission del Gruppo è quella di sviluppare soluzioni tecnologiche d’eccellenza, in grado di fare evolvere i sistemi e i processi operativi di Aziende e Pubbliche Amministrazioni, per migliorare il livello di servizio in un mercato in continua trasformazione, anche in termini di continuità operativa, privacy e sicurezza dei dati. Il giro d’affari di AlmavivA è stato pari a 730 milioni di euro nel 2016 e 371,7 nei primi sei mesi del 217 con un Ebitda di 68,1 milioni al 30 settembre 2017. Per gli analisti di
Moody’s, il bond AlmavivA è rischioso, ma attualmente la società mantiene un profilo di liquidità adeguato. Il leverage (rapporto debito/Ebitda è 4,5 x) è in linea con quello delle società attive nel settore IT.