Poco prima di Natale, Goldman Sachs ha emesso obbligazioni in dollari USA con scadenza a 10 anni e tasso misto steepener (ISIN: XS2011087306 vedere https://www.goldman-sachs.it/steepener-callable-in-dollari-statunitensi-dicembre-2020/), rimborsabili anticipatamente e su discrezione della stessa banca. Il titolo è stato collocato sul mercato per un importo di 95 milioni. Esso prevede la corresponsione di una cedola fissa posticipata annualmente e del 3% (2,22% netto) per i primi due anni. A decorrere dal terzo anno, la cedola diventa variabile e secondo il seguente funzionamento: l’obbligazionista otterrà il doppio della differenza tra il Constant Maturity Swap in dollari USA a 10 anni (USD CMS 10 anni) e il Constant Maturity Swap in dollari USA a 2 anni (USD CMS 2 anni).

 

In ogni caso, l’obbligazionista percepirà una cedola lorda non inferiore allo 0,50% (0,37% netto) e non superiore al 3% (2,22% netto). Riepilogando, in data 22 dicembre 2021 verrà pagata la prima cedola fissa del 3%. In data 22 dicembre 2022 sarà pagata la seconda cedola fissa, sempre del 3%. Invece, il 22 dicembre 2023 sarà messa in pagamento la prima cedola variabile, secondo quanto sopra spiegato. Se per allora il differenziale tra il CMS a 10 anni e il CMS a 2 anni, moltiplicato per due, risultasse inferiore allo 0,50%, l’obbligazionista incasserebbe ugualmente una cedola lorda non inferiore allo 0,50%. Viceversa, qualora tale differenziale, moltiplicato per due, risultasse superiore al 3%, l’obbligazionista incasserebbe una cedola lorda non superiore al 3%.

Il lotto minimo acquistabile è di 2.000 dollari. Oggi, il bond si acquista su Borsa Italiana poco sopra la pari, in rialzo di circa l’1% rispetto alla quotazione esitata il 23 dicembre scorso, prima seduta di negoziazione. Il titolo alla scadenza del 22 dicembre 2030 verrà rimborsato al 100% del valore nominale. Molto basso il rischio di emissione, se è vero che la banca gode di rating medio-alti: BBB+ per S&P, A per Fitch e A3 per Moody’s.

Opportunità del nuovo bond Goldman Sachs

Il tasso variabile sopra descritto rende l’obbligazione strutturata, secondo uno schema tipicamente adottato dalle banche.

Le obbligazioni Goldman Sachs XS2011087306 “callable” a 10 anni (ricordiamo il link https://www.goldman-sachs.it/steepener-callable-in-dollari-statunitensi-dicembre-2020/)si mostrano interessanti, perché in una fase di espansione per l’economia americana dopo l’emergenza Covid, la ripidità della curva dei tassi dovrebbe sostenere le cedole variabili, incrementando il valore stesso del titolo per la maggiore domanda che attirerebbe sul secondario. E anche nel caso di apprezzamento del dollaro contro l’euro si otterrebbe un guadagno per l’effetto cambio.

Dunque una curva più ripida e tipica nelle fasi di espansione dell’economia americana accentuerebbe i guadagni. Al contrario, l’appiattimento della curva dei tassi remerebbe contro la remunerazione.

Se il dollaro, alla scadenza o alla data di rivendita anticipata, si apprezzasse contro l’euro rispetto alla data dell’investimento l’obbligazionista ne ricaverebbe un vantaggio in termini di capitale rivalutato, una volta effettuata la conversione in euro.

Mentre se si deprezzasse l’obbligazionista si ritroverebbe in possesso di un capitale, convertito in euro, svalutato.

Il richiamo anticipato del bond priverebbe l’obbligazionista delle cedole fisse o variabili minime garantite per il periodo residuo.

Un pò di attenzione al fattore liquidità. Dato il basso importo dell’emissione, potrebbe non trovarsi una controparte immediata all’atto della dismissione del bond, un fatto che generalmente allunga i tempi di negoziazione.

 

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