Lontani dall’euro, lontani dall’austerità e dalla crisi. Una delle mete predilette dagli investitori più prudenti è sicuramente la Svezia che, insieme alla Norvegia e alla Svizzera, è uno dei paesi con il debito pubblico più stabile al mondo, secondo le classifiche elaborate dal Fondo Monetario Internazionale. Anche la sua moneta, la corona svedese, è considerata una valuta stabile e sicura, distaccata dalle turbolenze finanziarie che stano coinvolgendo l’euro in questi ultimi anni. Non per niente Stoccolma gode ancora della AAA fra i giudizi delle società di rating.
Economia Svezia: alto tenore di vita e conti in regola
La Svezia è fra i paesi del continente europeo che gode di un elevato tenore medio di vita. Ricco di risorse naturali, primi fra tutti i giacimenti di minerali, il legname e l’energia idroelettrica. Il settore agricolo è ancora molto sviluppato, così come la produzione del legname, storicamente importante fonte di sostentamento dell’economia svedese. Il settore principe è il terziario che occupa oltre il 70% della forza lavoro, seguono il settore secondario con oltre il 23%. Il paese è molto statalizzato e la pubblica amministrazione è esente da clientelismo e corruzione e gli stipendi medi sono alti. Ciò nonostante, anche il paese scandinavo risente della profonda crisi economica che affligge l’Europa. La crescita del Pil della Svezia è stata rivista al ribasso. La contrazione è legata alla recessione europea essendo l’economia svedese dipendente dalle esportazioni in Europa. La Banca centrale è già corsa ai ripari ed ha ridotto il tasso d’interesse all’1,75% e il governo di Stoccolma ha comunicato un taglio delle previsioni di crescita del Pil per il 2013 dal 2,7% calcolato lo scorso dicembre all’1,1%. Ciò nonostante, il debito pubblico svedese, il più basso in Europa e tra le nazioni ricche, è rimasto sotto il 40% del Pil.
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Detto questo, la Svezia rimane comunque e sempre una meta ambita dai piccoli e grandi investitori europei a caccia di obbligazioni estere.