Il Tesoro ha comunicato questa settimana che emetterà un nuovo BTp Italia nel mese di giugno. Il collocamento avrà inizio lunedì 20 e terminerà giovedì 23. I primi tre giorni saranno riservati agli ordini dei risparmiatori individuali, mentre l’ultimo giorno è dedicato agli investitori istituzionali. Il tasso d’interesse sarà comunicato venerdì 17. Sappiamo che al termine del collocamento, esso può essere rivisto solamente al rialzo. Quanto alla durata, sappiamo solamente che sarà compresa tra i 6 e gli 8 anni. La conosceremo con esattezza prima dell’avvio dell’operazione insieme alla cedola.

E c’è una novità importante. Per la prima volta, il Tesoro comunica che riconoscerà agli obbligazionisti individuali che sottoscriveranno il BTp Italia in fase di collocamento un doppio premio fedeltà: uno nel corso del periodo di investimento e un secondo alla scadenza. A dire il vero, non si tratta di una novità assoluta per il mercato sovrano italiano, in quanto questa doppia offerta è già stata prevista per alcuni dei BTp Futura già emessi negli ultimi anni. E’ stato un modo per attirare risparmi delle famiglie, sebbene non possiamo affermare che i risultati abbiano premiato la scelta.

Come il BTp Italia protegge dall’inflazione

Il BTp Italia è un bond con cedola e capitale indicizzati al tasso d’inflazione FOI ex tabacchi rilevato dall’ISTAT. L’aggancio avviene su base semestrale e punta a proteggere il capitale dalla perdita del potere d’acquisto. In una fase come questa, caratterizzata da alti tassi d’inflazione, l’attenzione per questo genere di obbligazioni va crescendo nel mondo. Il BTp Futura, invece, è un bond destinato esclusivamente ai risparmiatori individuali, con cedole crescenti e un premio fedeltà legato alla crescita del PIL nominale italiano.

Attualmente, il BTp Italia di durata residua maggiore è quello in scadenza il 28 ottobre 2027. Il titolo presentava a metà di questa settimana una quotazione di poco superiore a 102, corrispondente a un rendimento lordo reale dello 0,26%.

Con questi numeri, sconterebbe un’inflazione italiana media annua da qui al 2027 di circa l’1,9%. Ipotizzando una nuova scadenza a 8 anni e un’inflazione attesa nell’ordine del 2%, in linea con il target BCE, la cedola che il Tesoro fisserebbe oggi, alle attuali condizioni di mercato, sarebbe di circa 0,75%. Vedremo se l’allarme spread prevarrà sulla tentazione delle famiglie di mettersi al riparo dall’inflazione o viceversa.

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