Con più di 4,3 miliardi di fatturato nel 2011, la tedesca Kion si è posizionata al primo posto nel mondo come costruttore di carrelli elevatori. Si tratta di un business di nicchia, ma molto promettente considerata la crescita della domanda proveniente dalla Cina e dal Sud America. Al secondo posto, quasi a pari merito per ricavi, si colloca la giapponese Toyota Industries e, a seguire, la svizzera Jungheinrich con 2,3 miliardi di euro di fatturato realizzato nel 2011. Kion ha oltre 100 anni di esperienza, 22.000 addetti in tutto il mondo e sta orientando la propria produzione soprattutto verso la Cina, con la quale nel 2009 ha costituito una joint venture per la costruzione di carrelli elevatori direttamente nella zona di Shangai e allo scopo di compensare il rallentamento delle vendite causato dalla crisi economica europea.
La crescita impetuosa di Kion Group nel mondo
Dal punto di vista finanziario, Kion sta macinando risultati considerevoli, nonostante la crisi finanziaria europea. Il portafoglio ordini continua a salire sfiorando al 30 settembre 2012 i 3,5 miliardi di euro (+0,6%) corrispondenti a 107 mila nuovi carrelli elevatori da consegnare, mentre i ricavi dei primi nove mesi dell’anno si sono attestati a 3,44 miliardi (+8,9% rispetto allo stesso periodo del 2011). Il gruppo Kion –come si può notare dai report finanziari – ha quindi battuto ogni previsione sovraperformando il mercato che a livello globale ha registrato un calo generale della domanda del 2,9%.
Obbligazioni estere: il bond Kion Finance 8.5%
Già presente con due emissioni in euro ad alto rendimento, Kion ha appena collocato sul mercato tramite la controllata Kion Finance un altro bond da 350 milioni riscontrando un ampio successo fra gli investitori istituzionali. I fondi hanno fatto così a gara per aggiudicarsi almeno un lotto delle nuove obbligazioni Kion Finance S.A. quotate sulla borsa del Lussemburgo. Il titolo obbligazionario (XS0889217716), negoziabile per tagli minimi da 100.000 euro, paga una cedola del 6,375% su base semestrale fino al 2020 e non è richiamabile anticipatamente prima del 2016. Il rating attribuito dall’agenzia internazionale S&P è B, mentre per Moody’s è B2 con impliczioni postive. Kion Finance è presente sul mercato anche con altre due importanti emissioni in euro, una a tasso fisso e l’altra a tasso variabile lanciate due anni fa e con scadenza 2018. La prima (XS0889217716) offre una cedola semestrale del 7,875% e viene al momento scambiata intorno a 106%, come da immagine a fianco, per un rendimento finale a scadenza del 6,60%, mentre la seconda (XS0616442298) paga una cedola trimestrale variabile calcolata in Euribor 3M + 4,25% e prezza 98% del nominale. Anche in questo caso la negoziazione dei titoli è per un ammontare minimo di 100.000 euro.