Fare affari coi pesticidi? Perché no. Ne sa qualcosa l’industria italiana Zobele holding spa leader mondiale nel settore dei pesticidi e dei profumi per ambiente, che produce in conto terzi e che in questi ultimi anni, da quando è iniziata la crisi, si è mossa in controtendenza realizzando un giro d’affari in costante crescita. Nel 2011 il gruppo ha fatturato 313 milioni di euro (Ebitda a 40 milioni) in progresso del 20% sull’esercizio precedente e del 50% rispetto al 2009. L’azienda trentina è fornitrice di note multinazionali come Henkel, Procter&Gamble, Reckitt Benckiser e produce prodotti white label per big della grande distribuzione come Lidl, Carrefour e Mercadona.
Il minibond Zobele Holding 7.875% 2018
Zobele ha approfittato della nuova norma istitutrice dei “minibond” per finanziarsi sul mercato senza ricorrere alle banche che in questo momento faticano non poco a concedere crediti. Approfittando del buon momento che stanno attraversando i mercati obbligazionari, è stato così lanciato un bond da 180 milioni di euro che è stato collocato presso investitori istituzionali da Unicredit e Goldman Sachs in qualità di bookrunner dell’operazione. La raccolta servirà a rimborsare una linea di credito bancaria erogata nel 2006 al fondo d’investimento Doughty Hanson che, attraverso la controllata Z Beta sarl, aveva acquisito il 75,6% del capitale sociale della famiglia Zobele trasformando così il gruppo da media impresa a grande industria internazionale. Contestualmente all’emissione del bond, verrà convertito in capitale di Zobele un finanziamento soci di 146,5 milioni e con parte di quanto raccolto Zobele rimborserà gli stessi soci, che così non dovranno mettere mano al portafoglio per ricapitalizzare la società.