Una volta investire in Africa era come rischiare l’osso del collo. Ma oggi, grazie alla globalizzazione e alla riscoperta delle immense potenzialità di crescita del continente, c’è da domandarsi se non ne valga veramente la pena visto come vanno le cose in Europa. I paesi africani sono ricchi di materie prime e, non a caso, in passato sono stati oggetto di colonizzazioni e sfruttamento da parte delle potenze europee. Uno di questi è il Marocco.
Investire in Marocco: le stime sulla crescita del Pil
Negli ultimi anni il Marocco ha sfoggiato ritmi di crescita invidiabili anche per l’eurozona confermandosi come uno dei più interessanti paesi emergenti.
Titoli di stato Marocco 4.25% 2022 e bond Marocco 5.50% 2042
Recentemente il Marocco è tornato sul mercato dei capitali. Solo sei mesi fa, in piena crisi europea, sono stati emessi titoli di stato per 1,5 miliardi di dollari che hanno riscosso il favore della comunità finanziaria internazionale. Nel dettaglio, il governo di Rabat ha emesso una tranche da 1 miliardo di dollari di titoli con scadenza 2022 e cedola fissa pagabile semestrale pari al 4,25% (XS0850020586) e una seconda tranche da 500 milioni di dollari con tasso d’interesse pari al 5,50%, sempre pagabile semestralmente, con scadenza 2042 (XS0864259717). Entrambe le emissioni sono state interamente sottoscritte da investitori istituzionali e al momento offrono rendimenti più o meno in linea con i titoli di stato italiani. Il titolo decennale, a fronte di un prezzo di negoziazione intorno a 104, rende al momento il 3,82%, poco meno del Btp tricolore di analoga durata. Se si pensa che il Marocco gode di una valutazione di rating BBB secondo S&P, non si può che considerare l’investimento nel paese magrebino come sicuro e promettente da questo punto di vista. Più generoso, invece, il rendimento del titolo di stato trentennale che offre un tasso del 5,30%, leggermente superiore al Btp 2040.