Agosto è tradizionalmente un mese leggero per le emissioni dei titoli di stato. Consapevole del clima vacanziero, il Tesoro ogni anno limita la raccolta e la riduce all’essenziale. Ciononostante, venerdì 9 si terrà un’asta per l’emissione dei nuovi Bot a 1 anno. Per l’occasione l’obiettivo della raccolta è stato fissato in 7,5 miliardi di euro. La data di regolamento sarà mercoledì 14, la vigilia di Ferragosto. Quel giorno, coloro che hanno effettuato gli ordini, dovranno regolarli, ossia pagarli. E sempre quel giorno arriveranno a scadenza altri bond annuali per un controvalore di 10 miliardi.

Domanda attesa sostenuta

Questo significa che l’emissione non aumenterà le dimensioni del debito pubblico in circolazione. Anzi, i titoli di stato a breve termine si ridurranno dopo l’asta di circa 2,5 miliardi. La domanda sarà verosimilmente sostenuta, visto che per l’appunto i titoli in scadenza risultano superiori a quelli di nuova emissione. Un buon motivo per credere che i nuovi Bot a 1 anno spunteranno un prezzo positivo dal punto di vista del Tesoro. Quanto alla loro scadenza, è stata fissata per il 14 agosto del 2025. Pertanto, i titoli avranno una durata esatta di 365 giorni.

Per cercare di capire quale possa essere il rendimento del bond, ci sarà utile guardare al BTp 1 agosto 2025 con cedola 1,20% (ISIN: IT0005493298). Questo titolo scade praticamente meno di due settimane prima del nuovo Bot a 1 anno e in chiusura di seduta offriva ieri poco meno del 3,10%. A conti fatti, ciò implicherebbe un prezzo di aggiudicazione in area 97 centesimi. Ricordiamo che non ci sarà cedola, per cui l’unico rendimento goduto dall’obbligazionista deriva dalla differenza tra prezzo di rimborso e prezzo di acquisto.

Nuovi Bot a 1 anno, rendimento in forte calo?

A luglio, i nuovi Bot a 1 anno esitarono un rendimento del 3,483%. Se le nostre previsioni fossero corrette, assisteremmo a un crollo. Buona notizia eventualmente per il Tesoro, meno per le famiglie.

Nelle ultime settimane, comunque, c’è stato un ridimensionamento dei rendimenti lungo la curva. Il mercato si aspetta che la Banca Centrale Europea tagli i tassi di interesse anche a settembre e altre due volte entro l’anno. C’è aria di possibile recessione persino negli Stati Uniti, un fatto che ha contribuito alla crisi dei mercati di questi giorni.

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