Cosa sono i social bond di cui spesso si sente parlare? Si tratta di obbligazioni tradizionali, di cui una parte viene destinata alle attività sociali sempre più in sofferenza in Italia dal punto di vista finanziario. Del resto anche il welfare, inevitabilmente, risente della crisi in atto. Le organizzazioni non-profit incontrano sempre più difficoltà nell’accedere a risorse utili per finanziare progetti a scopo sociale e se non fosse per iniziative bancarie private di cui il nostro paese può essere fiero, sarebbero già chiuse da tempo.
Gran Bretagna e Stati Uniti all’avanguardia nel campo dei “social bond”
In Gran Bretagna, di social bond, se ne discute già dal 2007, grazie alle attività svolte del Prime Minister’s Council on Social Action – un gruppo di esperti che tra il 2007 e il 2009 ha aiutato il governo britannico in materia di politiche sociali – che ha coinvolto diverse realtà che operano nel mondo sociale anglosassone. Tra queste, c’è la Social Finance, una banca d’investimento che si occupa specificatamente di terzo settore. Nel 2010, ha sviluppato per prima un’emissione di social impact bond, attraverso il finanziamento di un progetto pilota dedicato al recupero di carcerati nella città di Peterborough. La buona riuscita dell’operazione sta spingendo il ministero del Tesoro a valutare l’eventualità di utilizzare bond della durata di 10 anni per sostenere le fasce più deboli delle popolazione.
Social bond “UBI Comunità per la Fondazione Umberto Veronesi”
C’è tempo fino al 24 dicembre per sottoscrivere le nuove obbligazioni “UBI Comunità per la Fondazione Umberto Veronesi”. E’ l’iniziativa promossa da UBI Banca che sta collocando presso i propri sportelli un prestito obbligazionario per un ammontare complessivo di 20 milioni di euro, di cui richiederà l’ammissione alla quotazione al MOT (Mercato Telematico delle Obbligazioni). Parte dei proventi di sottoscrizione (0,50% del valore nominale delle obbligazioni sottoscritte) saranno devoluti a titolo di liberalità (cd Social Bond) alla nota fondazione milanese. Il contributo verrà utilizzato dalla Fondazione per sostenere il progetto di ricerca “nuovi biomarker per seno e polmoni” finalizzato a individuare i tumori del seno e del polmone nello stadio iniziale, ancor prima che siano rilevabili con le attuali tecniche diagnostiche.
La ricerca scientifica della Fondazione Umberto Veronesi
La Fondazione Umberto Veronesi nasce nel 2003 allo scopo di sostenere la ricerca scientifica, attraverso l’erogazione di borse di ricerca per medici e ricercatori e il sostegno a progetti di altissimo profilo. Ne sono promotori scienziati, tra i quali ben 10 premi Nobel che ne costituiscono anche il Comitato d’Onore, il cui operato è riconosciuto a livello internazionale. Al contempo la Fondazione è attiva anche nell’ambito della Divulgazione Scientifica, affinché i risultati e le scoperte della scienza diventino patrimonio di tutti, attraverso grandi conferenze con relatori internazionali, progetti per le scuole, campagne di sensibilizzazione e pubblicazioni.