Thomas Cook sarà salvata dai cinesi, ma a caro prezzo. Il tour operator britannico, fra i più noti e antichi al mondo, travolto da perdite per quasi 1,5 miliardi di sterline e da una crisi di fiducia senza precedenti, ha trovato un accordo con il fondo Fosun International di Shangai dopo lunghe trattative coi creditori e le banche per evitare il crac.
Thomas Cook Group ha raggiunto così un accordo sui termini fondamentali per un’iniezione di capitale da 900 milioni di sterline coi cinesi.
Thomas Cook: azioni e bond ai minimi storici
Alla borsa di Londra il titolo azionario Thomas Cook è arrivato a toccare il minimo storico di 5 sterline scontando un’ampia diluizione del capitale sociale, anche se l’approvazione dell’accordo di aumento dovrà essere sottoposta a numerose condizioni legate alla performance e alla revisione dei conti. Il board al momento punta a mantenere la società quotata sul mercato contrariamente a quanto si era pensato circa una revoca della quotazione dal listino londinese. Per quanto riguarda le obbligazioni senior in mano agli investitori. Il prezzo è ormai scivolato in area 20 per un rendimento che supera il 65%.
La ristrutturazione del debito
Più precisamente si tratta di obbligazioni Thomas Cook Group Plc 6,25% 2022 (Isin XS1733231663) da 750 milioni di euro e Thomas Cook Finance Plc 3,875% 2023 (Isin XS1733231663) da 400 milioni di euro.