In una fase come questa, il rialzo dei rendimenti sta sconquassando il mercato obbligazionario globale. D’altra parte, in questi giorni abbiamo registrati forti recuperi dei bond in poche ore, in scia alla pubblicazione di dati economici più positivi delle attese. E il fenomeno si rivela particolarmente marcato per le scadenze più lunghe, che sono anche le più soggette alla volatilità. E cosa dire degli zero coupon? Si tratta di obbligazioni emesse senza cedola. In pratica, l’unico guadagno che percepisce il possessore è dato dalla differenza tra il prezzo rimborsato alla scadenza e quello di acquisto.
Uno zero coupon particolarmente fortunato
Il caso che vi presentiamo riguarda un’obbligazione sovranazionale dell’International Finance Corporation (IFC) del giugno 2017. Parliamo di un’agenzia facente capo alla Banca Mondiale. Scadenza 26 maggio 2027 (ISIN: XS1621760302), è denominata in real brasiliani. Sul mercato debuttò a una quotazione in area 48,50 centesimi, corrispondente a un rendimento alla scadenza del 7,5%. 0,1520 0,1845
Questo zero coupon è il classico esempio di come si possano sfruttare le fasi rialziste del mercato per guadagnare in fretta, non senza un pizzico di fortuna. E’ accaduto, infatti, che questo bond abbia toccato il suo minimo più recente lo scorso ottobre sotto 54 centesimi. Ieri, stava in area 58,60 centesimi. In termini percentuali, è cresciuto di poco meno del 9%. Ma nel frattempo è avvenuto qualcosa di ancora più positivo per l’obbligazionista: il real ha messo a segno un rialzo del 21,4% contro l’euro. Ciò significa che, al netto della tassazione, l’ipotetico obbligazionista avrebbe guadagnato più del 30%.
Un lotto minimo è di 5.000 real. Al prezzo dei minimi di ottobre, ci sarebbe costato circa 2.690 real, qualcosa come 409 euro al cambio di allora. Se lo avessimo rivenduto ieri, avremmo incassato più di 2.930 real, pari a quasi 541 euro. In sei mesi e mezzo, quindi, avremmo guadagnato oltre il 32%, cioè 132 euro sui 409 investiti.
Effetto cambio negativo dall’emissione
Se avessimo investito i soliti 5.000 real nel giugno 2017, il lotto minimo ci sarebbe costato sui 660 euro, tenuto conto dei tassi di cambio e delle quotazioni di allora. Dunque, avremmo perso circa 120 euro, il 18% del capitale. Facile entusiasmarsi per risultati positivi di breve periodo, ma chi investe con uno guardo a lungo termine deve marciare a passo di maratoneta.