La multiutility A2A ha collocato sul mercato nella giornata di lunedì un nuovo green bond da 500 milioni di euro, raccogliendo ordini per oltre 3,5 volte superiori. La domanda è stata, infatti, pari a 1,8 miliardi di euro. Si è trattato di una nuova emissione dopo le obbligazioni verdi emesse nel 2019, quando la società raccolse 3,2 miliardi, circa 8 volte l’importo offerto.
Il nuovo green bond di A2A ha scadenza 2 novembre 2033, per cui presenta una durata di 12 anni. Stacca cedola dell’1% ed è stato prezzato 99,204 centesimi, per cui offre un rendimento iniziale alla scadenza dell’1,071%.
Green bond, rendimento basso grazie alla solidità finanziaria
L’emissione rientra nel programma Emtn lanciato nel 2012 per un controvalore di 4 miliardi e che sarà innalzato a 6 miliardi di euro. Lo scorso maggio, il consiglio di amministrazione di A2A aveva autorizzato la società a raccogliere fino a 1,5 miliardi di euro entro il 30 aprile 2023 attraverso obbligazioni non subordinate, non convertibili e non garantite. Il debito societario è valutato BBB da S&P e Baa2 da Moody’s, per cui presenta un rischio di credito medio-basso. Il costo medio dell’indebitamento al primo semestre dell’anno era dell’1,70%.
Il green bond appena emesso è un titolo senior, non convertibile e non garantito. Dicevamo che esso arriva a distanza di oltre due anni dal precedente con scadenza decennale (16 luglio 2029). In quel caso, si era trattato di un “callable” anch’esso con cedola 1% e che attualmente prezza nettamente sopra la pari, pur in calo negli ultimi mesi. Ieri, la quotazione si attestava a 103,85, per cui il rendimento lordo alla scadenza risultava dello 0,48%.
Nel primo semestre del 2021, A2A ha fatturato 4,06 miliardi, in crescita del 27,6% su base annua. Bene anche l’utile netto di 340 milioni, in rialzo tendenziale del 120,8%. Al 30 giugno, presentava un indebitamento finanziario netto di 3,75 miliardi. Dunque, la solidità finanziaria ha consentito all’emittente di raccogliere denaro a basso costo, beneficiando altresì del buon momento per il mercato dei green bond. In totale, le emissioni ESG non finanziarie di quest’anno in Europa si stima che saranno un quarto del totale, in netta crescita dall’8% del 2020.