Findus cambia padrone. L’operatore di private equity Permira ha raggiunto un accordo per la vendita di Iglo Group, azienda europea leader nel settore dei cibi surgelati, a Nomad Holdings per 2,6 miliardi di euro. Una volta conclusa l’operazione i fondi Permira manterranno una quota pari al 9% di Nomad Foods Limited, veicolo che sarà costituito da Nomad, società quotata a Londra costituita per acquisire partecipazioni in aziende. Il perfezionamento dell’operazione – scrive Milano Finanza – è previsto nel secondo trimestre. L’operazione, che vedrà Permira reinvestire parte dei proventi per acquisire il 9% circa di Nomad, genera un ritorno agli investitori di 2,4 volte l’investimento originario.
Durante gli otto anni di partnership con Permira, Iglo Group è diventata leader a livello europeo nel settore frozen food, confermandosi tra i brand più riconosciuti: Birds Eye in Gran Bretagna e in Irlanda, Iglo in Germania e negli altri mercati dell’Europa continentale e appunto Findus in Italia.
Obbligazioni Findus 9,125% 2018 Il cambio di proprietà farà scattare il rimborso anticipato delle obbligazioni high yield garantite Findus Bondco 9,125% 2018 (
XS0943769397). Come prevede il regolamento, infatti, il bond da 305 milioni di euro potrà essere rimborsato a 101% nel caso di “change of control” e se ne facciano richiesta gli obbligazionisti. E’ una delle clausole incluse nel prospetto del titolo quotato alla borsa del Lussemburgo che, da quando è stato lanciato sul mercato, non si può dire che non abbia regalato piacevoli soddisfazioni ai possessori. Da quando è stato collocato nel 2013, è arrivato fino a 110 per poi ripiegare in questi ultimi mesi intorno a 104, sempre pagando generose cedole. Il rating è altamente speculativo (B- per Standard & Poor’s), ma il cambio di proprietà dà ora maggiori garanzie ai possessori del bond che avranno il diritto di vendere i titoli (
put redemption) dal momento in cui si perfezionerà la cessione di Iglo Group ai nuovi proprietari.
Tuttavia – fa notare un analista – se le quotazioni dovessero rimanere sui livelli attuali, difficilmente gli obbligazionisti cederanno i titoli all’emittente a 101, anche perché Fidus potrebbe esercitare la call a partire dal 1 luglio 2015 al prezzo di 104,563.
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