Ferrari torna ad emettere obbligazioni. Dopo il suo primo lancio avvenuto la scorsa primavera, la Casa di Maranello fa il bis con collocando un altro prestito obbligazionario benchmarck senior unsecured.
Un consorzio di istituti di credito composto da Bank of America Merrill Lynch, BnpParibas, Citigroup e JpMorgan sta collocando per conto di Ferrari un nuovo bond da 500 milioni di euro con maturità prevista al gennaio 2021. Secondo quanto si apprende da una fonte vicina all’operazione, le prime indicazioni di prezzo sono comprese nell’area tra 65 e 70 punti base sul Midswap.
Ferrari, utili in aumento del 39% al 30 settembre
Ferrari archivia i nove mesi del 2017 con un utile netto adjusted in aumento del 39% a 401 milioni di euro. L’utile nel terzo trimestre si è attestato invece a 141 mln (+24% a/a). Nel terzo trimestre i ricavi netti hanno raggiunto quota 836 milioni, con un incremento di 53 milioni o del 6,7% (+9,3% a cambi costanti, soprattutto a causa dell’indebolimento del dollaro rispetto all’euro) rispetto allo stesso periodo 2016. L’adjusted Ebitda è pari a 266 milioni, con un margine del 31,8% (30,4% al netto delle coperture valutarie) e l’adjusted Ebit si attesta a 202 milioni. L’indebitamento industriale netto, informa una nota, è sceso a 485 milioni di euro dal 31 dicembre 2016.
Sempre nel terzo trimestre del 2017 le vetture consegnate hanno raggiunto le 2.046 unità, con un incremento di 68 unità o del 3,4% rispetto all’anno precedente. Questo risultato è stato trainato da un aumento del 27% delle vendite dei modelli a 12 cilindri (V12), mentre quelle dei modelli a 8 cilindri (V8) hanno registrato un calo di poche unità, principalmente a causa dell’uscita dal mercato della California T.