Nel mese di giugno il debito pubblico italiano ha segnato l’ennesimo record storico e quasi certamente non sarà l’ultimo per quest’anno. Lo stock è salito di 27,8 miliardi di euro a 2.843,1 miliardi. Gran parte di tale aumento è stato dovuto alla crescita delle disponibilità liquide del Tesoro per 14,2 miliardi. Ciononostante, lo spread resta sotto controllo, così come i rendimenti sovrani. Evidentemente, la domanda complessiva di titoli di stato italiani sul mercato regge. Ed è quanto svela la corsa ai BTp tra le famiglie, che è proseguita anche nel mese di maggio, l’ultimo mese per il quale disponiamo ad oggi di informazioni circa l’identità dei creditori.
I titoli in possesso del canale retail sono aumentati a 248,4 miliardi dai 246,7 miliardi di aprile. Non c’è stata una crescita rampante come nei mesi precedenti, anzi risulta essere stata la più lenta dall’agosto dello scorso anno. Ma c’è con ogni probabilità una ragione: le famiglie italiane attendevano il collocamento del BTp Valore 2027 di inizio giugno. Le sottoscrizioni furono di ben 18,2 miliardi di euro, record storico per il mercato domestico. Va detto che nello stesso mese di maggio gli investitori stranieri risultano avere venduto 3,5 miliardi netti di titoli di stato. Questo significa che la corsa ai BTp tra le famiglie stavolta non è stata in grado di compensare la fuga dei capitali esteri.
Corsa ai BTp prospetta nuova emissione retail
Tuttavia, allargando lo sguardo al periodo che va da inizio 2022 al maggio scorso, i numeri sembrano abbastanza evidenti: +105,6 miliardi di acquisti netti tra le famiglie e -58 miliardi tra gli investitori stranieri. I primi hanno sovrastato i secondi di 47,6 miliardi. La differenza equivale al 35% delle emissioni nette di debito pubblico. Insomma, questi è diventato meno straniero e più italiano. Il trend quasi certamente risulterà acuito a giugno, quando la corsa ai BTp Valore dovrebbe, ceteris paribus, avere portato le detenzioni complessive tra le famiglie sopra 265 miliardi.
Questi dati depongono a favore di un’ulteriore emissione rivolta esclusivamente al canale retail negli ultimi mesi dell’anno. Probabile il collocamento di un secondo BTp Valore e/o di un altro BTp Italia. I rendimenti sovrani restano elevati, anzi stanno risalendo dopo essere scesi nelle settimane scorse. Ciò alimenta l’appetito delle famiglie per gli investimenti nei titoli del debito pubblico. Tuttavia, le aspettative d’inflazione stanno scemando per il medio-lungo periodo e, in teoria, ciò non dovrebbe favorire il successo dell’emissione di un nuovo bond indicizzato nei prossimi mesi.