Il Consiglio di Amministrazione di Terna ha autorizzato l’emissione di nuovi bond perpetui, subordinati e non convertibili fino a un controvalore di 1,25 miliardi di euro entro il 30 giugno 2022. E’ stato dato mandato all’Amministratore Delegato, Stefano Donnarumma, di decidere sulla base delle condizioni di mercato a quali prezzo, tasso d’interesse, importo e altre condizioni effettuare l’emissione.
Il gestore delle reti di trasmissione per l’energia elettrica ha altresì riservato l’operazione agli investitori istituzionali. Il bond Terna che sta per arrivare sul mercato sarà, quindi, senza scadenza.
Bond Terna perpetui più rischiosi
Tuttavia, in un contesto di ribasso dei tassi di mercato l’emittente troverebbe conveniente procedere al rimborso per non continuare a pagare le cedole agli obbligazionisti. Lo farebbe attingendo al mercato dei capitali a costi inferiori. Ma il bond Terna di prossima emissione sarà anche ibrido, nel senso di subordinato. Per le caratteristiche che vedremo, le agenzie di rating valutano questo genere di obbligazioni per metà capitale e per l’altra metà debito. Infatti, l’emittente può differire, ma non cancellare, il pagamento delle cedole nel caso in cui l’esercizio si chiudesse in perdita. D’altra parte, questi titoli non possono essere convertiti in azioni. Semmai, similmente ai bond senior assorbono le perdite nel caso di default e con precedenza agli altri bond ordinari non garantiti.
L’assenza di una scadenza formale impedisce che la BCE possa acquistare bond perpetui. Ad ogni modo, anche questo genere di obbligazioni beneficia della politica monetaria espansiva dell’istituto, grazie all’elevata liquidità iniettata sui mercati.