Il collocamento del BTp Valore 2027 (ISIN: IT0005547408) si è concluso meno di un mese fa con un successo di ordini oltre ogni previsioni. Sono state superiori a 18 miliardi di euro le richieste arrivate dalle famiglie. Il boom è stato percepito come la conferma che i risparmiatori siano a caccia di rendimento. L’emissione è stata l’occasione perfetta per investire in un asset a basso rischio e con rendimento più che accettabile per una scadenza di quattro anni. La cedola sarà del 3,25% per i primi due anni e del 4% per il terzo e quarto anno.
Boom di scambi anche su mercato secondario
Da meno di un mese il BTp Valore 2027 è negoziato sul Mercato obbligazionario Telematico (MoT) di Borsa Italiana. E’ possibile per chi non avesse voluto o potuto acquistarlo durante il collocamento, farlo adesso. Lo scambio avviene chiaramente tra soggetti privati, non più tra lo stato e il privato. E gli acquisti sono possibili anche per gli investitori istituzionali, esclusi in fase di emissione.
Il BTp Valore 2027 scambia sin dal suo debutto sul MoT quasi sempre sopra la pari. Solo giovedì 6 luglio era sceso appena sotto. L’apice era stato raggiunto il 26 giugno a 100,39. L’andamento delle sue quotazioni risente chiaramente delle condizioni di mercato. Ad ogni modo, anche sul secondario questo bond si sta rivelando una star tra i titoli del debito pubblico italiano. In primis, basti guardare ai volumi degli scambi. Sono stati per 187 milioni di euro in appena diciassette sedute. I contratti siglati sono stati 6.366 per un controvalore medio di 29.375 euro.
BTp Valore 2027, confronto con bond ordinario
Se facciamo un confronto con il BTp 1 giugno 2027 e cedola del 2,20% (ISIN: IT0005240830), noteremo subito le differenze. Questo bond, che ha una scadenza sostanzialmente simile, in tutto il mese di giugno e fino al giovedì scorso era stato scambiato meno di 2.000 volte (1.985 contratti) per un controvalore di appena 69 milioni, pari alla media di 34.760 euro. In altre parole, sembra molto meno interessante del BTp Valore 2027, come dimostrano i volumi scambiati per oltre tre volte inferiori. Sarà che la cedola attiri meno, ma nell’ultimo mese la quotazione è andata giù dell’1%. Il rendimento è salito al 3,89% contro il 3,66% del bond retail.
Dunque, il BTp Valore 2027 rende meno del suo omologo ordinario. A conferma che le famiglie avrebbero preso a cuore il titolo dopo averne prenotato per un importo record durante il collocamento. Il successo resta parzialmente un mistero. Il Tesoro ha emesso in questi mesi bond più appetibili per condizioni offerte. Evidentemente, c’è un problema di conoscenza delle emissioni tra le famiglie. Per questo è molto probabile che ci sarà un altro collocamento retail entro fine anno, verosimilmente tra ottobre e novembre.