Agosto non è stato un mese interessante sotto il profilo delle emissioni obbligazionari. Anche la finanza va in vacanza e il Tesoro ne prende atto ogni anno, limitando i collocamenti e cancellando le aste superflue ai fini della liquidità di cui ha bisogno. Ciononostante, martedì 27 si terrà un’asta per l’emissione della terza tranche del BTp short term 28 agosto 2026 (ISIN: IT0005607269). L’obiettivo della raccolta va da un minimo di 2 miliardi a un massimo di 2,5 miliardi di euro.

Rendimento in calo, prezzo sopra la pari

La prima emissione del bond risale al mese scorso, tant’è che il titolo risulta negoziato al Mercato obbligazionario Telematico di Borsa Italiana.

Offre una cedola fissa annua lorda del 3,10%, corrisposta ogni sei mesi. Presenta una durata esattamente di due anni alla data di regolamento fissata per venerdì 29. La quotazione sul secondario si aggirava ieri in area 100,50, vale a dire appena sopra la pari. Il rendimento alla scadenza scendeva così al 2,87%.

Il BTp short term 2026, nome a parte, funziona come qualsiasi altro titolo di stato con cedola fissa. Rimpiazza il vecchio CTz e alla prima emissione può avere una durata non inferiore ai 18 e non superiore ai 30 mesi. In buona sostanza, si tratta di un titolo grosso modo di due anni. Come avete potuto notare, rispetto alla cedola fissata appena un mese fa, il rendimento risulta già sceso in misura non indifferente. Ciò è conseguenza del trend rialzista per i titoli di stato nelle ultime settimane, nell’attesa che la Banca Centrale Europea tagli i tassi di interesse anche a settembre e che la Federal Reserve avvii anch’essa l’allentamento monetario.

Prima cedola mini per BTp short term 2026

E questo mercoledì 28 agosto sarà in pagamento la prima cedola del BTp short term 2026. Essa sarà in versione mini, pari allo 0,255495% del capitale nominale. Infatti, l’investitore sarà remunerato per il possesso di appena 30 giorni dalla data di emissione, che fu il 29 luglio scorso.

Questo periodo incide su un semestre teorico di 182 giorni. Su ogni 1.000 euro nominali impiegati, l’obbligazionista riceverà 2,55 euro lordi, pari a 2,23 euro netti. Il pagamento non spetterà, com’è ovvio, a chi acquisterà il bond all’asta di prossima settimana. Per loro la prima cedola sarà pagata il 28 febbraio del 2025 e sarà piena, cioè dell’1,55%: 15,50 euro lordi su ogni 1.000 euro o 13,56 euro netti.

[email protected]