Giorno 24 ottobre arriva a scadenza il BTp Italia 2024 con cedola reale dello 0,35% (ISIN: IT0005217770). La sua durata sarà stata di otto anni, essendo l’emissione avvenuta nel mese di ottobre del 2016. Le condizioni di mercato all’epoca erano lontanissime da quelle attuali. L’inflazione italiana e nel resto dell’Eurozona sembrava quasi sparita, anzi si temeva una stagione deflattiva. A dimostrarlo c’è proprio il bassissimo tasso di interesse minimo fissato in fase di collocamento. Gli ordini non furono naturalmente esaltanti: 5,22 miliardi di euro, di cui soltanto 2,22 miliardi raccolti tra le famiglie.
Ultima cedola in pagamento
Il Tesoro ha reso noto oggi che l’indicizzazione per l’ultima cedola semestrale sarà pari allo 0,649%. Pertanto, l’indice Foi al 24 ottobre prossimo risulterà appena sopra il valore di 120. Al 24 aprile scorso, data di inizio semestre, era stato fissato a 119,3. In base a questo dato, otteniamo che la cedola rivalutata sarà dello 0,1761% a cui sommare la rivalutazione del capitale dello 0,649%. La cedola complessiva lorda risulta essere dello 0,8251%.
Questo significa che il BTp Italia ottobre 2024 pagherà un importo pari a 8,25 euro lordi per ogni 1.000 euro di capitale nominale posseduto. Al netto dell’imposta del 12,50%, fanno 7,22 euro. Da quando il bond del Tesoro è stato emesso, le cedole pagate agli obbligazionisti hanno ammontato (compresa l’ultima tra un mese) a 212,71 euro complessivi. Al netto dell’imposta, 186,12 euro. In rapporto al capitale, il 18,612%. Ma dobbiamo considerare che in questi ultimi otto anni (e mancano ancora i dati di settembre e ottobre), l’inflazione italiana è stata cumulativamente del 20,1%. Pertanto, il rendimento netto reale risulta negativo per l’1,5%.
Rendimento zavorrato da inflazione e tasse
In altre parole, il BTp Italia ottobre 2024 non è riuscito a tenere testa all’alta inflazione del periodo.
Lezione dai BTp Italia ottobre 2024 in tempi di bassi tassi
C’è da consolarsi guardando all’alternativa. Se nell’autunno del 2016 avessimo deciso di investire su un BTp con cedola fissa della durata di otto anni, anziché nel BTp Italia ottobre 2024, avremmo portato a casa un rendimento lordo annuale dell’1,10%. A conti fatti, il 7,70% netto fino alla scadenza. Detratta l’inflazione, qualcosa come circa il -12,50%. Avremmo bruciato un ottavo del nostro capitale. Ma resta l’amaro in bocca. Ricordatevi la regola generale, che vale anche per gli indicizzati: mai acquistare bond lunghi quando i tassi sono bassi.