Il Tesoro emise il primo BTp green nel marzo scorso. Lo ha fatto con una scadenza lunga: 1 aprile 2045 e cedola 1,5% (ISIN: IT0005438004). Il bond ha vissuto una fase calante fino alla metà di maggio, in linea con l’andamento generale del mercato obbligazionario. Successivamente, ha iniziato a registrare una vigorosa ripresa dei prezzi. E anche in questo caso, ha seguito il trend generale.
Oggi, il BTp green si acquistava sul mercato secondario a una quotazione di 102,50, cioè nettamente sopra la pari.
BTp green, spread in calo con il bond ordinario
Niente male per un bond sovrano in così breve tempo. Attualmente, il rendimento netto è dell’1,19%. Si confronta con lo 0,96% offerto dal BTp 2044, l’altra scadenza del Tesoro più vicina. A conti fatti, il BTp green continua a rendere decisamente di più del bond ordinario con cui risulta possibile effettuare un confronto diretto: +23 punti base. Tuttavia, ai minimi di maggio il differenziale del rendimento netto era di 32 punti base. Questo restringimento ci dice che il BTp green avrebbe acquisito maggiore appeal rispetto a qualche mese addietro. Al debutto, lo spread fu di 21 bp, sostanzialmente simile a quello attuale.
Eppure, il BTp green ha dinnanzi a sé potenzialità da non sottovalutare. I fondi d’investimento sono da tempo a caccia di titoli “verdi” per rispondere alla richiesta dei clienti. E la BCE potrebbe concentrarsi nel prossimo futuro proprio su questo segmento, al fine di sostenere la transizione ecologica dei governi e dello stesso mercato.