Rendimento BTP a 10 anni a nuovi minimi da settembre 2005. L’ultimo test dell’Italia con le aste dei titoli di stato di marzo si è concluso con l’assegnazione di Buoni del Tesoro Poliennali e CCTeu per circa 9 miliardi di euro. Dopo il successo in settimana del collocamento di CTZ e BOT che hanno visto i rendimenti stazionare sui minimi storici (i tassi reali sono diventati ormai negativi), anche sulla parte lunga della curva, i rendimenti si sono abbassati, come ampiamente previsto dagli operatori.
Aste titoli di stato: BTP 2,50% 2019, BTP 3,75% 2024 e CCTeu 2019
Entrando nel merito delle aste odierne, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha assegnato una nuova tranche del BTP decennale, la terza, con scadenza 1 settembre 2024 e tasso d’interesse del 3,375% (Isin IT0004992308). [fumettoforumright]Il buono poliennale è stato venduto per un importo di 3,75 miliardi di euro offrendo un rendimento lordo finale del 3,29%, in linea con le attese della vigilia e decisamente in calo rispetto all’asta del mese scorso (3,42%).
Cresce la fiducia delle imprese in Italia
Il contesto generale e il miglioramento del quadro finanziario pubblico sta dando importanti segnali anche all’economia reale. Cresce, infatti, a marzo l’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane che passa a 89,5 da 88,2 di febbraio. L’andamento dell’indice complessivo rispecchia un miglioramento della fiducia delle imprese dei servizi di mercato e, più lievemente, delle imprese manifatturiere; risulta invece in diminuzione la fiducia delle imprese di costruzione e di quelle del commercio al dettaglio.E’ quanto emerge dalle rilevazioni diffuse oggi dall’Istat. L’indice del clima di fiducia delle imprese manifatturiere sale a 99,2 da 99,1 di febbraio. L’Istituto di Statistica definisce il “clima di fiducia” sulla base di una serie di domande “ritenute maggiormente idonee per valutare l’ottimismo/pessimismo” delle imprese: giudizi e attese sulla situazione economica dell’Italia; attese sulla disoccupazione; giudizi e attese sulla situazione economica delle famiglia che incidono sui consumi e di conseguenza opportunità all’acquisto di beni durevoli.