L’emissione del nuovo bond a 30 anni del Tesoro ha attirato ordini record, questa settimana. A fronte di 8 miliardi di euro raccolti, la domanda è esplosa fin sopra i 130 miliardi al collocamento sindacato. Tutti pazzi per il BTp 1 ottobre 2054 con cedola lorda annuale del 4,30% (ISIN: IT0005611741). Interessante notare, come da comunicato del Ministero di economia e finanze, che i tre quarti delle assegnazioni sono andati all’estero. Solamente il 24,9% è rimasto in Italia, segno che c’è tanta voglia di Italia nei portafogli stranieri.

La parte del leone l’ha fatta, come spesso capita, il Regno Unito con il 29,8%.

Confronto con attuale BTp 30 anni

Ora chiediamoci cosa abbia reso così appetibile il BTp 2054. Per capirlo, vi rimandiamo all’attuale “benchmark” trentennale, che ha scadenza in data 1 ottobre 2053 e stacca cedola annuale lorda del 4,50% (ISIN: IT0005534141). Ieri, esibiva una quotazione di 106 sul mercato secondario. Un anno fa, si acquistava per poco più di 95 centesimi e nell’ottobre scorso era sprofondato a circa 87 centesimi. Dunque, chi avesse investito nel settembre del 2023, oggi rivenderebbe il bond con un guadagno in conto capitale di circa l’11%. A ciò si aggiunga la cedola effettiva, cioè rapportata al prezzo, per un altro guadagno del 4,7%.

Quotazione in rialzo con calo dei tassi

Al netto della ricevuta fiscale del 12,50% e dell’inflazione italiana di poco superiore all’1%, il rendimento annuale complessivo risulta essere stato del 12,50%. Numeri straordinariamente positivi. Destinati a ripetersi? Il BTp 2054 debutta con una duration nell’ordine dei 15,5 anni, pressappoco simile a quella dell’attuale bond a 30 anni. Questo tratto della curva dei tassi in Italia ha offerto la media tra il 3,05% e il 3,10% nell’ultimo decennio. Immaginiamo che il rendimento, al 4,36% al debutto, si riporti alla sua media decennale. Di quanto si dovrebbe apprezzare oggi stesso la quotazione?

Dai nostri calcoli emerge che il BTp 2054 tenderebbe a 120, cioè si apprezzerebbe del 20%.

Ovviamente, l’ipotesi che il rendimento scenda dell’1,30% dai livelli attuali è un po’ forte. Ieri, la Banca Centrale Europea ha tagliato i tassi di interesse di un altro 0,25%. Il mercato si attende che farà altrettanto ogni trimestre fino alla fine dell’anno prossimo, cioè che da qui a quindici mesi il costo del denaro scenda di un altro 1,25%. Ciò è già in buona parte riflesso nei prezzi dei bond, per cui non è detto che la discesa del rendimento sarà altrettanto rapida. Solo una qualche sorpresa espansiva di Francoforte autorizzerebbe a pensare a rendimenti futuri ancora più bassi sul tratto lungo della curva.

BTp 2054 investimento speculativo ideale

La forte domanda estera per il BTp 2054 si spiega così. Il trentennale italiano offre un premio nell’ordine dei 180 punti base rispetto all’omologo tedesco. In un contesto di discesa dei tassi, gli spread tendono a restringersi per via del minore rischio percepito sui bond italiani. Dunque, esisterebbero margini di apprezzamento, indipendentemente dall’entità con cui i tassi saranno tagliati nel medio termine. Questo sembra il momento ideale per puntare sui BTp lunghi, che offrono ancora tanto e verosimilmente risulteranno meno rischiosi nel prossimo futuro.

[email protected]