La Banca Centrale Europea (BCE) ha appena alzato i tassi d’interesse di un altro 0,50%, portando il saggio di riferimento per l’Area Euro al 3%. Ma il mercato obbligazionario ha già iniziato a posizionarsi in vista della conclusione della stretta monetaria. Questione di 2-3 mesi al massimo e i tassi avranno raggiunto il picco. Poiché gli investitori tendono sempre ad anticipare il futuro, ecco che sono tornati gli acquisti dei titoli a reddito fisso. C’è un bond zero coupon, che si presterebbe ad investimenti speculativi da parte del canale retail.
Il bond zero coupon in questione ha scadenza 4 ottobre 2030 (ISIN: EU000A283859) e in circolazione ve n’è per un importo di 10 miliardi di euro, più che sufficiente per garantire la liquidità degli scambi. Almeno in teoria, dato che la sua quotazione sull’EuroMoT di Borsa Italiana non sembra affatto popolare. Appena tre contratti conclusi a gennaio per un controvalore miserrimo di 65.415 euro. Fatta questa doverosa premessa, necessaria per segnalare un certo rischio di liquidità insito nell’investimento, non possiamo che notare il rendimento: 2,62% nella giornata di ieri, in conseguenza di un prezzo pari a 82 centesimi.
Rispetto al Bund a 7-8 anni, il bond zero coupon dell’Unione Europea offre, quindi, un premio nell’ordine dello 0,55%. Al contrario, rende circa l’1% in meno di un BTp di pari durata. Si tratta di un “safe asset“, vale a dire di un’obbligazione sicura sul piano del credito. Le agenzie di rating assegnano all’emittente la tripla A, il massimo giudizio delle rispettive scale di valutazione. Il titolo presenta una durata residua di 7 anni e 8 mesi. Per le famiglie è perfetta, essendo una scadenza né troppo lunga e né troppo breve.
Possibile apprezzamento bond zero coupon
Essendo un bond zero coupon, cioè senza cedola, offre un rendimento solo tramite il prezzo. Quotava sopra la pari all’atto della sua emissione, quando i rendimenti erano negativi anche per il tratto medio-lungo della curva. Il minimo storico lo ha raggiunto nello scorso ottobre a meno di 79 centesimi. Continua ad aggirarsi da mesi, dunque, nelle vicinanze dei minimi. D’altra parte, non sarebbe anomalo che verso la fine di quest’anno rendesse intorno all’1,50%. Se la BCE arresterà in primavera il rialzo dei tassi e l’inflazione scenderà marcatamente anche nei prossimi mesi, sarebbe uno scenario plausibile.
Da qui alla fine dell’anno, il bond zero coupon avrebbe una durata residua di sette anni. A quel punto, salirebbe a circa 90 centesimi per offrire l’1,50%. Dalle quotazioni attuali, un rialzo del 10% o poco meno. L’ipotesi contempla, tuttavia, due scenari non scontati: restringimento dello spread con il Bund e divaricazione dello spread tra Bund a 10 e 7 anni. Quest’ultimo viaggiava oltre 40 punti base sei mesi fa, mentre oggi è sceso sotto 10 punti. Viceversa, il primo risultava più ampio di una ventina di punti.