L’Italia è il Paese che offre i rendimenti più alti nell’Eurozona, come segnala tristemente lo spread sopra i livelli di Grecia, Portogallo e Spagna. Ciò non significa che non esista la possibilità di spuntare rendimenti ancora più alti dei BTp. Basta, chiaramente, spostarsi e andare fuori dall’unione monetaria. Il bond dell’Ungheria della durata di dieci anni ed emesso in fiorini offre attualmente intorno al 5,90% contro il 3,70% del nostro decennale. Un rendimento a premio del 2,20%, che non passa inosservato.

Boom quotazione dai minimi e fiorino ok

Nello specifico, parliamo del bond con scadenza 22 giugno 2034 e cedola 2,25% (ISIN: HU0000404892). Ieri, esibiva una quotazione di mercato intorno ai 71 centesimi. La sua emissione risale al 2021, in condizioni monetarie del tutto differenti da quelle odierne. Ma pensate che alla fine di ottobre del 2022, meno di due anni fa, questo bond dell’Ungheria arrivò a sprofondare a circa 49 centesimi. Lo si comprava, in pratica, per meno della metà del suo valore nominale.

Effetto cambio determina rendimento effettivo (in euro)

Con la risalita della quotazione, l’obbligazionista ha potuto realizzare un guadagno nell’ordine del 44%. Nello stesso periodo, il fiorino ha messo a segno un apprezzamento del 3,5% contro l’euro. E ciò innalza il rendimento effettivo del bond dell’Ungheria rispetto ai minimi di quasi due anni fa. Ma questo non significa che l’acquisto di oggi non possa andare diversamente. Dicevamo, il premio è del 2,20% all’anno. Tanto è il maggiore rendimento magiaro rispetto a quello italiano, a fronte di rating uguali.

Tuttavia, l’effetto cambio può ancora una volta cambiare le carte in tavola. Se il fiorino perdesse quota contro l’euro da qui alla scadenza, il bond dell’Ungheria esiterebbe un rendimento effettivo inferiore al 5,70% sopra segnalato. La buona notizia è che negli ultimi venti anni, in media il cambio si è indebolito a favore della moneta unica di circa l’1,5% all’anno.

In teoria, se così andasse anche per il prossimo decennio, il rendimento extra sul BTp non svanirebbe del tutto e l’operazione continuerebbe ad avere significato dal punto di vista finanziario.

Rischi per bond Ungheria da geopolitica

Nulla impedisce, tuttavia, che le perdite accelerino o che il fiorino non si apprezzi nel lungo termine. Il principale rischio per i bond dell’Ungheria arriva dalla geopolitica. Budapest e Bruxelles sono da anni in rotta di collisione e le tensioni si sono intensificate con le divergenze sulla guerra russo-ucraina. Poiché buona parte della crescita del Pil magiaro dipende dai fondi di coesione UE, lo scontro può determinare un indebolimento macroeconomico e un conseguente deterioramento delle condizioni fiscali del paese.

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