La Banca Nazionale Svizzera (BNS) si è portata avanti con il lavoro e se già aveva anticipato le altre principali banche centrali con il primo taglio dei tassi di interesse a marzo, a giugno ha raddoppiato. Il costo del denaro è sceso in tre mesi dall’1,75% all’1,25%. E i bond svizzeri stessi ne stanno risentendo positivamente, salendo ai massimi dell’anno. I loro prezzi sono correlati negativamente ai rendimenti, per cui quando questi scendono, i primi aumentano.

Guadagni sopra il 6% in 3 settimane

Ad esempio, i bond svizzeri a 40 anni, la scadenza più lunga della curva con data di rimborso del 25 giugno 2024 e cedola 2% (ISIN: CH0224397007), prezzavano ieri a quasi 154, in netto rialzo dai poco più di 144 dell’11 giugno scorso.

In sole tre settimane, hanno segnato un rialzo superiore al 6%. Certo, nel frattempo il franco svizzero ha perso l’1% contro l’euro. Ciò riduce i guadagni per un ipotetico investitore dell’Eurozona a poco più del 5%. Ma, ripetiamo, tutto questo in poche sedute. Attualmente, il titolo offre un rendimento lordo annuale di poco superiore allo 0,50%.

Taglio dei tassi in corso

I rendimenti più alti lungo la curva dei bond svizzeri si hanno sul tratto medio-breve, superando l’1%. Questa inversione della curva è sintomatica dell’atteso taglio dei tassi anche per il prossimo futuro. Del resto, l’inflazione nello stato alpino si è attestata all’1,4% ad aprile e maggio. E il cambio resta forte, anzi la BNS teme che possa esserlo ancora di più nei prossimi mesi per via delle tensioni geopolitiche nell’Area Euro.

I bond svizzeri sono tipici “safe asset”. Vantano il rating tripla A, cioè per le agenzie di valutazione internazionali sono massimamente sicure. Parliamo di titoli emessi da uno stato confederale con un debito pubblico inferiore al 40% del Pil. Altro che Germania! Lo stesso franco svizzero è considerato un porto sicuro per i capitali di tutto il mondo, specie nelle fasi di turbolenza.

Possibili nuovi rialzi per bond svizzeri

La BNS ha potuto sinora tagliare i tassi per ben due volte anche in considerazione dell’allentamento monetario in corso alla Banca Centrale Europea. Il cambio contro l’euro non ne sta risentendo granché. I bond svizzeri potranno continuare ad apprezzarsi nelle prossime settimane per via delle tensioni nell’Eurozona, con le elezioni in Francia. Il decennale offre lo 0,30% in meno dalla fine di maggio. Ieri, chiudeva allo 0,62%. A titolo di confronto, il Bund a 10 anni rende in area 2,60%.

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