Petrobras ha bisogno di soldi. Il crollo del prezzo del petrolio e gli scandali finanziari legati ad episodi di corruzione con le alte sfere della politica brasiliana, stanno mettendo a dura prova il conto economico della compagnia petrolifera brasiliana controllata dallo Stato. Il suo fatturato corrisponde al Pil di una piccola nazione ed è considerata una delle colonne portanti dell’economia brasiliana, oltre che un’importante fonte di entrate per il governo. Scongiurato l’aumento di capitale, lo scorso mese di luglio il management di Petrobras ha dato il via a un piano di cessioni consistente in parte delle attività all’ingrosso e al dettaglio legate ai carburanti per ripagare il debito. Petrobras e’ anche in trattative con tre potenziali acquirenti per la cessione di una quota del proprio business di distribuzione del carburante. Contestualmente Petrobras Distribuidora , raccogliera’ 3,5 miliardi di reais (1 miliardo di dollari) dall’emissione di bond. Petrobras pagherà 2 miliardi di reais di multa Nel terzo trimestre, Petrobras paghera’ al governo brasiliano una parte delle sue ingenti pendenze fiscali, per la precisione 2 miliardi di reais (572 milioni di dollari). Approfittando di un programma di amnistia fiscale lanciato il 3 agosto scorso, il colosso petrolifero brasiliano ha potuto infatti ricomporre alcune controversie fiscali a condizioni favorevoli. Tuttavia, il risarcimento inferisce un duro colpo a Petrobras che, con un indebitamento totale di 415,55 miliardi di reais alla fine del secondo trimestre, punta a dismettere circa 60 miliardi di Usd di asset entro il 2018. Obbligazioni Petrobras in euro rendono il 7% Sul fronte obbligazionario, i bond Petrobras quotati prezzano vicino ai minimi toccati quest’anno e rendimenti si sono impennati. Il titolo decennale Petrobras Global Finance in euro 2025 che paga un coupon del 4,75% (XS0982711714 ) rende il 7% e quota intorno a 85. Mentre il bond in euro con scadenza marzo 2018, a meno di tre anni dal rimborso, offre uno yield del 6% (XS0716979249 ) prezzando 96. Le obbligazioni godono di rating investment grade per le agenzia internazionali (BBB-; BBB-; Ba2), ma l’outlook è negativo e potrebbero scivolare nella categoria speculativa se solo anche il debito sovrano del Brasile dovesse risentirne. Gli analisti hanno infatti messo sotto osservazione i conti del paese sudamericano a seguito del perdurare del rallentamento della crescita economica e a causa del forte indebolimento della valuta locale.