Due nuove obbligazioni in euro per K+S Group sono da poco sul mercato. Il più grande produttore al mondo di sale e fertilizzanti per prodotti agricoli ha infatti lanciato sull’euromercato titoli, a diverse scadenze, per 1 miliardo di euro con lo scopo di rifinanziare il debito e allungarne la scadenza. Il business di K+S è in forte espansione, soprattutto in Nord e Sud America, dove la domanda di prodotti agricoli è in aumento e lo sarà anche negli anni a venire vista la crescita mondiale della popolazione da sfamare.
Bond K+S K+S Aktiengesellschaft 2018 e 2021 in dettaglio
Con un’operazione lampo, K+S AG ha collocato pochi giorni fa due nuovi bond in euro di tipo senior unsecured che saranno a breve quotati sulla borsa del Lussemburgo e su quella di Francoforte. Si tratta in particolare di due size da 500 milioni ciascuna: la prima con scadenza 2018 e tasso annuale fisso del 3,125% pagabile il 6 dicembre di ogni anno (Isin XS0997941199); la seconda con scadenza 2021 e tasso annuale fisso del 4,125%, sempre pagabile il 6 dicembre (Isin XS0997941355). Entrambi i titoli sono negoziabili per tagli minimi di 1.000 euro, godono del rating BBB secondo Standard & Poor’s e sul mercato Otc (over the counter) prezzano già sopra la pari, vista la forte domanda pervenuta da investitori retail e istituzionali, pur essendo stati collocati leggermente sotto 100.
K+S il giudizio degli analisti
Nonostante K+S appartenga a un settore anticiclico per eccellenza la cui area di business non è certo a rischio, vista la crescita della domanda di prodotti cerealicoli nel mondo, non è tutto oro ciò che luccica. I rischi dell’investimento in K+S sono legati essenzialmente a quelli delle attività minerarie in generale e alla politica espansiva intrapresa dal gruppo tedesco che deve fronteggiare la concorrenza delle industrie asiatiche e il calo dei prezzi del potassio sul mercato, il minerale più estratto e lavorato da K+S. I massicci investimenti in Canada – notano gli analisti di S&P – non daranno ritorni immediati e nel frattempo l’indebitamento del gruppo salirà col rischio che la società debba sopportare maggiori oneri finanziari nel lungo periodo. Sul fronte delle materie prime, il prezzo del potassio resterà relativamente basso per i prossimi anni a causa soprattutto del cambiamento nelle dinamiche industriali legate alla produzione di fertilizzanti per l’agricoltura – si legge in una nota -. Per questo gli analisti di S&P hanno di recente abbassato il rating di K+S da BBB+ a BBB con outlook negativo. Per contro, il livello di liquidità di K+S, dopo il rifinanziamento del bond in scadenza sarà più che adeguato per i prossimi anni e, a livello strategico, la multinazionale tedesca intende consolidare le proprie posizioni industriali in Europa e Nord America dove ha stipulato contratti di sfruttamento di giacimenti a lungo termine.
Il calo del prezzo del potassio pesa sui conti di K+S
Il gruppo K+S (Kali und Salz, cioè potassio e sale) è uno dei principali fornitori mondiali di fertilizzanti e il primo produttore al mondo con una presenza storica in Europa e in Nord e Sud America. Nata nel 1889 in Germania come piccola industria estrattiva di sale, è oggi una realtà internazionale con 14mila dipendenti, svariati impianti estrattivi e [fumettoforumright]presente in 15 paesi, compresa l’Italia. Nel 2012 ha realizzato quasi 4 miliardi di euro di ricavi, rinvenenti più che altro dall’estrazione e dalla lavorazione di potassio e magnesio, principali elementi utilizzati per fertilizzare le aree agricole. L’ebitda era pari a 285 milioni e il debito netto 756 milioni di euro. Al 30 settembre di quest’anno i ricavi erano scesi del 10% (817 milioni) a causa del deprezzamento delle materie prime, così come l’ebitda, giù del 17% a 175 milioni, e il risultato netto negativo per 21 milioni.