Obbligazioni in franchi svizzeri? Perché no. La moneta rossocrociata è da sempre oggetto di desiderio di chi va alla ricerca di tranquillità e vuole stare lontano dalle turbolenze della speculazione. Anche per questo i rendimenti dei bond in franchi svizzeri sono mediamente più bassi di quelli in euro o in dollari. La Svizzera, inoltre, detentrice della moneta più sicura al mondo per eccellenza, difficilmente concede a emittenti internazionali la possibilità di accesso al mercato dei capitali nella propria valuta se non si hanno i requisiti economici più che in ordine, oltre alla presenza fisica e fiscale sul proprio territorio.

Bisogna possedere rating almeno di “investment grade” in linea di massima, tanto per intenderci, salvo alcune eccezioni. In questo contesto, trovare obbligazioni in franchi svizzeri che in questo momento possano offrire rendimenti superiori a quelli in euro diventa spesso difficile e quando accade, parte subito la rincorsa all’acquisto degli investitori più attenti. Anche perché la Svizzera è più aperta al mercato di quanto non faccia, al contrario, l’Europa. Non è infatti permessa la negoziazione di eurobond o emissioni obbligazionarie con tagli minimi di negoziazione superiori ai 5.000 franchi (CHF), così che anche i risparmiatori al dettaglio possono tranquillamente accedere al mercato obbligazionario.

 

Bond Gazprom Bank Eurobond Finance 5,125% 2024

 

Gazprombank

Una delle emissioni obbligazionarie in franchi svizzeri più interessanti è quella recente della russa Gazprom Bank. Si tratta per la precisione di un eurobond decennale da 325 milioni di franchi svizzeri (Isin CH0229318099) collocato presso investitori istituzionali e retail lo scorso 13 gennaio al prezzo di 100. Il titolo è stato emesso dalla filiale Gazprom Bank Switzerland facente capo del più vasto gruppo bancario russo e gode di un family rating BBB- per Fitch e Standard & Poor’s, mentre è Baa3 per Moody’s. Non è la prima volta che il colosso bancario russo si rivolge al mercato svizzero essendo presente sul territorio elvetico e rappresentando la terza più grande banca della federazione godendo del supporto diretto del colosso energetico Gazprom e del governo di Mosca.

Il taglio minimo di negoziazione alla borsa di Zurigo è di 5.000 franchi svizzeri (circa 4.000 euro) e il rendimento è di circa il 5% essendo il prezzo OTC leggermente salito a 100,30. La cedola è fissa annuale del 5,125% pagabile il 13 maggio di ogni anno fino al 2024. [fumettoforumleft] Il bond è senior unsecured, non garantito direttamente dal patrimonio del gruppo e – secondo gli analisti di UBS – offre al momento un rendimento decisamente attraente considerando che Gazprom Bank gode del pieno appoggio dello stato russo, ma rappresenta altresì la cassaforte svizzera di tutte le attività del gruppo energetico Gazprom. La Svizzera rappresenta, infatti, un importante punto di snodo per gli affari energetici russi in Europa (e non solo): tutte le maggiori transazioni finanziarie passano dalla divisione bancaria svizzera.

 

 

Gazprom Bank, utili in crescita (+19%) nel terzo trimestre 2013

 

GAZPROM

Gazprom Bank è il terzo più grande istituto di credito della Russia, controllato dal colosso energetico Gazprom (35,6%) , dalla compagnia statale VEB (11%) e dal fondo statale del Gazfond (47%). Le principali attività del gruppo si snodano su tre aree: corporate banking, retail banking e investment banking. La banca è costituita da un network di 43 succursali e 270 filiali sparse per tutta la Russia, ma è anche presente in Biellorussia, Armenia, Svizzera e ha uffici di rappresentanza in Cina, India e Mongolia. Il patrimonio del gruppo è calcolato in 3.375 miliardi di rubli (75 miliardi di euro) e tutti gli indicatori economici sono positivi. Al 30 settembre Gazprom Bank aveva incrementato la raccolta del 18% rispetto a un anno prima, a quota 2.000 miliardi di rubli e aveva chiuso l’esercizio intermedio con un utile netto in salita del 19% a 24 milioni di rubli. Il Tier I capital ratio è al 10,1%, migliore rispetto a quello di diverse banche italiane.