Il Belize rischia di andare in default. Dopo Porto Rico, anche la piccola monarchia caraibica, stretta fra Guatemala e Messico, ha difficoltà a pagare gli interessi sul debito pubblico. In particolare, il governo sta cercando di trattare con i creditori internazionali la ristrutturazione di un prestito obbligazionario a lungo termine da 530 milioni emesso quattro anni fa e derivante da una precedente ristrutturazione.
Le autorità pubbliche hanno infatti informato il mercato di non riuscire ad onorare il coupon da 13,5 milioni di dollari sul bond Belize 5% 2038 (Isin USP16394AG62 ) da 530 milioni di dollari.
Obbligazioni Belize 6,767% 2038 a rischio default
E’ la terza volta in dieci anni che il Belize ristruttura l’obbligazione mostrando evidenti difficoltà ad onorare il pagamento degli interessi, allungano la data di scadenza e il tasso cedolare. Questa volta, l’emittente cerca di ottenere dai creditori, fondi inglesi e americani in particolare, un taglio della cedola dal 6,767% (in maturazione dal 21 febbraio 2017) al 4% e la posticipazione dell’ammortamento in tre tranches a partire nel 2036, 2037 e 2038, anziché a partire dal 2019. Al momento non si conosce ancora l’esito delle trattative e il Belize ha ancora tempo fino al 3 marzo prima di dichiarare default. Sui mercati internazionali, il bond tratta al 60% del valore nominale per un rendimento a scadenza del 14%.
Economia del Belize molto debole
Per il Belize, piccolo paese del centro America di 290.000 abitanti, il bond costituisce la maggior parte del debito pubblico statale. Il rating è stato declassato in area CC da Standard & Poor’s in coincidenza con le difficoltà di pagamento degli interessi già a fine novembre 2016. Il Pil del Belize supera a stento 1,75 miliardi di dollari e l’economia interna è prevalentemente agricola e basata sul turismo.