Sono settimane di tensioni politiche in Colombia, dove il governo ha proposto un maxi-aumento delle tasse per abbattere il deficit ed evitare il declassamento del rating sovrano da parte delle agenzie internazionali. E i bond colombiani ne pagano lo scotto, come segnala il drastico rialzo dei rendimenti di quest’anno. Il rendimento a 10 anni è salito dal 4,84% al 6,37%, allargando le distanze con il “benchmark” americano, pur trattandosi di divise differenti.
Ma stanno andando male anche i bond colombiani in dollari USA.
Bond colombiani e rischi effettivi
Dicevamo, aumento della pressione fiscale in vista. Tuttavia, la forte opposizione di piazza alla stangata rende scettici le agenzie di rating, che già valutano tutte i bond colombiani un gradino sopra il livello “junk” o “spazzatura”. S&P ha avvertito che nel caso in cui il risanamento dei conti pubblici non decollasse, entro 12 mesi potrebbe abbassare il rating. Il deficit quest’anno si attesterà all’8,6% del PIL. Era al 2,5% nel 2019. L’aumento delle tasse porterebbe nuove entrate per il 2,2% del PIL all’anno. Ma neppure il partito di centro-destra del presidente Ivan Duque intende votarlo, malgrado le insistenze del governo.
Dunque, bond colombiani veramente rischiosi o presentano opportunità d’investimento da cogliere? A tale proposito, notiamo come i titoli denominati in valuta estera non si mostrerebbero da buttare. Il paese detiene riserve valutarie per 59 miliardi di dollari, a fronte dei 21,2 miliardi di esposizioni verso l’estero a breve termine di fine gennaio.