Torna la passione per i tango bond. Dopo 15 anni dal default da 95 miliardi di dollari, l’Argentina è riuscita a rifinanziarsi direttamente sui mercati internazionali dei capitali riscuotendo altresì un successo inaspettato da parte degli investitori. A fronte di un’offerta iniziale di 12,5 miliardi di dollari in obbligazioni a varie scadenza, le domande pervenute hanno superato i 70 miliardi al punto che Buenos Aires è stata indotta ad allargare un po’ i cordoni per accontentare un po’ tutti. La domanda globale delle nuove obbligazioni argentine è stata quindi soddisfatta per 16,5 miliardi con rendimenti che sono stati rivisti leggermente al ribasso rispetto alle previsioni iniziali e che vanno dal 6,25% per le scadenze più corte al 8% per quelle più lunghe.
Argentina emette obbligazioni per 16,5 miliardi di dollari
Ma torniamo ai bond appena emessi. Si tratta per la precisione di otto tranches di obbligazioni a varie scadenze e precisamente: 2019, 2022, 2026 e 2046. Tutte sono state emesse a favore di investitori istituzionali e sono negoziabili per importi minimi di 150.000 dollari (Usd) con multipli aggiuntivi di 1.000. I bond Argentina corrispondono interessi a tasso fisso con cedole pagabili semestralmente il 22 aprile e 22 ottobre di ogni anno e sono rimborsabili per intero a scadenza. I bond sono negoziabili Otc (over the counter) e sulla borsa del Lussemburgo. Di seguito le caratteristiche complete delle nuove obbligazioni statali: Argentina 6,25% 2019 USP04808AG92 Argentina 6,25% 2019 USP04808AH75 Argentina 6,875% 2021 USP04808AB06 Argentina 6,875% 2021 USP04808AA23 Argentina 7,50% 2026 USP04808AD61 Argentina 7,50% 2026 USP04808AC88 Argentina 7,625% 2046 USP04808AF10 Argentina 7,625% 2046 USP04808AE45 Per Dealogic, questa è la più ampia vendita di obbligazioni effettuata in un mercato emergente, superiore agli 11 miliardi di dollari collocati da Petrobras nel maggio 2013.