Prosegue la campagna di sottoscrizione dei nuovi Buoni Fruttiferi Postali Plus a 3 anni. Poste Italiane, soggetto incaricato di vendere per conto di Cassa Depositi e Prestiti i nuovi BFP, fa sapere che le richieste stanno andando a gonfie vele e l’offerta potrebbe concludersi a breve. Del resto, il rendimento offerto a scadenza, batte quello dei titoli di stato ed è più conveniente, sotto diversi aspetti, che lasciare i soldi parcheggiati sul conto corrente.
I BFP a 3 anni Plus rappresentano infatti la soluzione ideale per investire nel medio periodo i propri risparmi in tutta sicurezza.
Buoni Fruttiferi Postali: tassazione agevolata al 12,50%
Uno dei vantaggi dei BFP a 3 anni è l’imposta sostitutiva agevolata al 12,50%, al pari dei titoli di stato. Fatti i dovuti calcoli, il BFP, dopo 3 anni, renderà 0,70% lordo che corrisponde a 0,6125 netto. Il rendimento è certo, come recita il prospetto informativo, a meno che lì investitore non decida di svincolare le somme investite prima della scadenza. In questo caso non verrebbero corrisposti interessi. Il capitale non sarà però intaccato. Quindi, posto che un risparmiatore investa 1.000 euro in BFP a 3 anni Plus e dopo 1 anno lo voglia ritirare, rientrerà in possesso di 1.000 euro esatti senza percepire interessi per il periodo trascorso. Questo si spiega anche col fatto che i titoli di stato, Bot e CTZ, fruttano interessi negativi, per cui il denaro dato in gestione alle Poste attraverso i BFP resta comunque salvaguardato.