Banca Mps doveva fallire. Forse. Da un punto di vista strettamente contabile ed economico, la più antica banca del mondo non aveva più i benché minimi requisiti per operare e stare sul mercato. Era, di fatto, un buco nero, dissestata da operazioni finanziarie indiscriminate.
A tuonare indirettamente contro l’entourage del partito democratico (che sta andando in pezzi) e contro banchieri e governanti incapaci è Alessandro Profumo, presidente di Equita Sim ed ex presidente di Banca Mps, nel corso di un incontro con la stampa estera su “Il futuro del mercato dei Capitali a Milano“.
Profumo: Banca Mps doveva fallire
“Io stesso mi domando se abbiamo fatto bene con Viola (all’epoca a.d. della banca, ndr) a salvare Montepaschi e non lasciarla fallire“. Secondo Profumo comunque il “fallimento sarebbe stata una sberla terribile per il Paese e per i cittadini. Ricordiamoci quanto sono costate le quattro banche salvate. Le 4 good bank sono costate tanti miliardi, Mps al momento nulla“. Rispondendo poi ad una domanda sulla pubblicazione delle liste dei debitori di Mps, Profumo ha spiegato che “se i cittadini vogliono avere questa informazione non vedo nulla in contrario ma non avrebbe dato un valore aggiunto. I grandi clienti di Mps sono ed erano molto pochi. Una delle cose interessanti è che sia stato il mondo imprenditoriale ad essere stato contrario alla pubblicazione“.
Bond e azioni Banca Mps ancora sospesi
A oggi, intanto, obbligazioni e azioni di Banca Mps risultano ancora sospesi in attesa di non si sa quale evento di mercato. Di sicuro non si tratta di attendere la redazione del piano industriale e finanziario, poiché quello è già pronto e non ci vogliono mesi per tirare le somme. Cos’è allora che spinge il Tesoro che presto o tardi diventerà azionista di Mps a temporeggiare così tanto? Secondo gli esperti, bloccare il titolo azionario e obbligazioni senior per 14 miliardi di euro e subordinate per altri 4,3, avrebbe il vantaggio di dirottare la speculazione che ultimamente si era accanita contro il sistema bancario italiano altrove.