Fine della corsa. Alpine Bau Holding GmbH è in bancarotta dallo scorso 2 Luglio. La seconda azienda di costruzioni e lavori pubblici austriaca, quella che ha realizzato il famoso stadio di calcio Allianz Arena del Bayern Monaco campione d’Europa, non ce l’ha fatta a raggiungere un accordo coi creditori.
Fallimento Alpine: i numeri di un disastro annunciato e atteso
Filiale del gruppo spagnolo Fomento de Construcciones & Contratas SA (FCC) e che ha cantieri anche in Italia (tunnel autostradale del Monte San Marco tra Capodistria e Isola e Alpine Parquet a Magliano), ha presentato il suo bilancio d’esercizio il 19 giugno direttamente al tribunale fallimentare di Vienna chiedendo altresì la protezione nei confronti dei creditori.
Obbligazioni Alpine da 100 a poco più di zero nel giro di un anno
Un fallimento di queste dimensioni – commentano i giornali austriaci – lascerà alle spalle un sacco di macerie in tutta Europa. A pagare non saranno i soci e i 15.000 dipendenti (metà in Austria), ma anche i creditori, i fornitori e tutte le aziende dell’indotto ramificate in Europa centrale. Coinvolti anche gli obbligazionisti in euro, molti dei quali italiani, che si sono visti i due titoli quotati alla borsa di Vienna sospesi. I due bond interessati sono Alpine Holding GmbH 5,25% 2015 da 100 milioni (AT0000A0JDG2) Alpine Holding GmbH 5,25% 2016 da 90 milioni (AT0000A0PJJ0) e Alpine Holding GmbH 6% 2017 da 100 milioni (AT0000A0V834) per i quali le negoziazioni sono possibili solo sul mercato non regolamentato Otc a prezzi che variano fra il 2% e il 4% del valore nominale. Secondo gli analisti delle maggiori agenzie di rating, il recupero per i detentori dei bond è zero, considerando anche il monte creditizio che vede coinvolti una cinquantina di istituti di credito, fra cui Unicredit e Hypo Bank Alpe Adria, oltre agli obbligazioni senior unsecured e i creditori chirografari. Occorreranno almeno un paio di anni – dice Michael Mauritz di Etrste Bank, una delle maggiori banche austriache coinvolte nel crack finanziario – affinché Alpine esca dalla procedura di bancarotta e non si sa nemmeno se ne uscirà intera. Secondo indiscrezioni, Porr AG, il terzo costruttore austriaco, sarebbe interessato a rilevare da Alpine alcune delle attività più redditizie, fra cui i cantieri già avviati in Germania per i quali si prevede il completamento entro il 2014, oltre a 2.000 dipendenti. Il resto potrebbe, invece, essere liquidato al termine della procedura fallimentare e i contratti ceduti a terzi.
Obbligazionisti Alpine, insinuazione al passivo entro l’autunno
Lo sforzo dei debitori per ristrutturare il debito al di fuori delle aule dei tribunali è fallito – commenta KSV Group che rappresenta i creditori non bancari – e la parola adesso passa al commissario incaricato di gestire lo stato d’insolvenza per il quale si prevedono tempi lunghi.