Sarà un’asta particolarmente ricca quella che il Tesoro terrà giovedì 11 luglio con l’emissione di ben cinque BTp a medio-lunga scadenza. Non ci saranno nuovi titoli, per cui si tratterà di nuove tranche di bond già in circolazione. L’importo massimo offerto sarà di 8,5 miliardi di euro. Per tutti la data di regolamento è stata fissata per lunedì 15 luglio. Quanto alle scadenze in offerta, vanno da un minimo di 3 anni ad un massimo di 20 anni.

Due bond del Tesoro a 3 anni

All’asta ci sarà la terza tranche del BTp 15 luglio 2027 con cedola 3,45% (ISIN: IT0005599904) per l’importo compreso tra 1,75 e 2 miliardi.

La quotazione di mercato è leggermente sopra la pari, in area 100,40 mentre scriviamo. Il rendimento alla scadenza si aggira intorno al 3,40%. E’ attualmente il “benchmark” triennale.

Ci sarà un’altra scadenza simile in asta: il BTp 1 aprile 2027 con cedola 1,10% (ISIN: IT0005484552). In questo caso parliamo dell’undicesima tranche per l’importo tra 1,25 e 1,50 miliardi. A causa della bassa cedola, qui la quotazione è decisamente sotto la pari: a 94,40 centesimi. Il rendimento lordo annuo risulta del 3,25%.

Due bond del Tesoro a 7 anni

E in asta troviamo anche la quinta tranche del BTp 15 luglio 2031 con cedola 3,45% (ISIN: IT0005595803) per l’importo tra 1,75 e 2 miliardi. In questo caso, quotazione sul mercato secondario a 99 centesimi per un rendimento annuo lordo di poco superiore al 3,60%. Sedicesima tranche, invece, per il BTp 1 aprile 2031 e cedola 0,90% (ISIN: IT0005422891) per 1-1,25 miliardi. Quotazione ben inferiore alla pari, a 84,33 centesimi. E non poteva essere altrimenti, vista la bassa cedola fissata all’emissione di quattro anni fa. Il rendimento offerto è attualmente del 3,55%.

Asta BTp alla luce della strategia Barbell

Infine, in asta avremo l’ottava tranche del BTp 1 settembre 2043 con cedola 4,45% (ISIN: IT0005530032) per 1,5-1,75 miliardi. La quotazione si attesta in area 101,70 per un rendimento del 4,35%. In definitiva, ci sarà per gli investitori l’opportunità di puntare su tre tratti della curva ben precisi: a 3, 7 e 20 anni.

Tutti interessanti per i rendimenti offerti e in attesa che la Banca Centrale Europea continui a tagliare i tassi di interesse. La strategia Barbell consiglia per questi casi di puntare sui tratti estremi della curva, ossia sui titoli a breve e lunga scadenza. I primi garantiranno il rendimento, i secondi i guadagni in conto capitale con il calo dei tassi.

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