Nuova emissione per il Tesoro, che soltanto nella giornata di martedì ha raccolto 8 miliardi di euro tramite il nuovo BTp a 30 anni e ieri altri 7,5 miliardi con il nuovo Bot a 12 mesi. In asta ci saranno la quinta tranche del BTp 15 luglio 2027 (ISIN: IT0005599904) e la settima tranche del BTp 15 luglio 2031 (ISIN: IT0005595803). L’obiettivo della raccolta è compreso tra un minimo di 5,5 e un massimo di 6,5 miliardi. Di questi, 3-3,5 miliardi dovranno arrivare tramite la scadenza a tre anni e altri 2,5-3 miliardi tramite quella a sette anni.

Condizioni delle due tranche in emissione

Iniziamo con l’asta del BTp 2027. Il bond del Tesoro fu emesso nel giugno scorso e offre cedola annuale lorda del 3,45%. Al netto della ricevuta fiscale del 12,50%, parliamo pur sempre di circa il 3,02%. In questo momento, il titolo tratta sul Mercato Obbligazionario Telematico di Borsa Italiana ben sopra la pari, in area 102,30. Questo significa che l’investitore dovrà sborsare di più del capitale nominale inserito in portafoglio, portandosi così a casa un rendimento più basso di quello prospettato dalla cedola. In effetti, esso si aggira attualmente attorno al 2,65% lordo e a meno del 2,25% netto.

Per quanto riguarda l’asta del BTp 2031, la cedola resta la medesima. La prima emissione risale al maggio scorso. Anche in questo caso, la quotazione di mercato si attesta sopra la pari, in area 102. Il rendimento lordo alla scadenza scende, quindi, sotto il 3,20% e quello netto in area 2,75%.

Occhio al rateo passivo

La data di regolamento per entrambi i titoli è stata fissata per giorno 16. Per allora saranno 63 i giorni di dietimi, vale a dire di maturazione degli interessi per il semestre in corso fino al 15 gennaio 2025. E fate attenzione a questo dato, perché implica che tra circa quattro mesi, anche se riceverete la cedola piena del 2,2250% in entrambi i casi, al venditore (il Tesoro stesso, in questo caso) dovrete versare il rateo (per voi passivo) dello 0,77038% del capitale nominale.

Esso fa per l’appunto riferimento ai 63 giorni di mancato possesso su un semestre di 184 giorni.

Asta BTp 2027 e 2031 nel giorno del taglio dei tassi BCE

L’asta del BTp 2027 e 2031 sarà sufficiente a soddisfare il fabbisogno di liquidità atteso dal Tesoro, tant’è che l’emissione di una tranche ultra-decennale, prevista sempre la data odierna, è stata annullata alla luce del collocamento sindacato di questa settimana. I rendimenti restano allettanti sul tratto medio della curva, specie in considerazione della bassa inflazione italiana del periodo e attesa nei prossimi anni. Già dopo il taglio dei tassi di interesse che sarà annunciato oggi dalla Banca Centrale Europea, questo tratto della curva potrebbe assistere a un’ulteriore discesa dei rendimenti, anche repentina qualora i segnali da Francoforte fossero “dovish”.

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